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  • Cagliarimania: puniti dagli episodi e dal VAR. Ma ora serve un vero centravanti

    Cagliarimania: puniti dagli episodi e dal VAR. Ma ora serve un vero centravanti

    • Mauro Cossu
    Il Cagliari torna da Milano con zero punti in cascina, ma a testa alta e con tante note positive sul taccuino di Massimo Rastelli. I rossoblù ammirati in quel di San Siro, al cospetto di una squadra - almeno sulla carta - di un altro livello, hanno restituito una delle migliori prestazioni della gestione targata Rastelli. L’undici isolano ha disputato una gara da big, dando la netta impressione di seguire un’idea di gioco ben precisa, sia in fase offensiva che in quella difensiva. Coraggio, accortezza tattica e un pizzico di sfrontatezza che non guasta mai: è bastato un mix di questi ingredienti per mettere alle corde il Milan per buona parte dell'incontro, come testimoniano le tante occasione da gol create e la rete del momentaneo 1-1 firmata da Joao Pedro. Ma ciò non è bastato per tornare in terra sarda con un risultato positivo. I rossoblù sono stati affondati da due episodi e dal VAR (vedi rigore non concesso per atterramento di Joao Pedro da parte di Bonucci), con la classifica che alla voce punti totalizzati è ancora ferma allo zero.

    A Milano, Rastelli ha saputo valorizzare l'organico a propria disposizione, esaltando le caratteristiche dei singoli. Barella (partita sontuosa la sua), Joao Pedro, Farias e Sau hanno giocato una gara che ha rasentato la perfezione, fatta di qualità, quantità e personalità. Al cospetto dell'undici di Montella, il tecnico isolano ha voluto consegnare ai propri tifosi un chiaro messaggio, conscio che prestazioni come quella disputata nel manto erboso di San Siro, offriranno risultati ben più generosi nel proseguo della stagione. A maggior ragione quando arriverà la tanto attesa punta che andrebbe a completare lo scacchiere tattico rossoblù. Già, perché questo Cagliari merita di avere un vero centravanti, un finalizzatore in grado di concretizzare le tante occasioni create nel corso dei novanta minuti, così come fece Borriello nella passata stagione, quando timbrò il tabellino dei marcatori in ben 20 circostanze (16 in campionato). Leonardo Pavoletti resta l'indiziato numero uno (ma occhio anche a Djordjevic, Mitrovic e Remy) per raccogliere la pesante eredità dell'attaccante volato alla Spal: in giornata dovrebbe esserci l'incontro decisivo per chiudere l'operazione con il Napoli, ma quando mancano poco più di tre giorni alla chiusura del mercato, è arrivata l'ora di accelerare i tempi e consegnare a Rastelli quell'importante rinforzo che manca nel reparto avanzato.

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