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  • Cagliarimania: una squadra dai due volti che non molla mai

    Cagliarimania: una squadra dai due volti che non molla mai

    • Marco Orrù
    Le partite contro il Sassuolo negli ultimi anni sono diventate quasi epiche. Nel primo anno di Rastelli in Serie A i rossoblù recuperarono da 1-3 a 4-3, salvando la panchina dell’allenatore campano; all’andata, in questo campionato, i neroverdi, in vantaggio di 2 gol, sbagliarono anche un rigore per portarsi sul 3-0, venendo poi recuperati sul 2-2 nel finale di gara. Ieri, invece, una delle partite più indecifrabili degli ultimi anni per la squadra sarda.

    Il Sassuolo ha stravinto il dato del possesso palla, chiudendo al 75%, col Cagliari fermatosi al 25%; questo però non è sempre sinonimo di vittoria certa e difatti i neroverdi hanno concluso solamente due volte nella porta di Cragno, il gol di Caputo al 12’ e un tiro di Haraslin due minuti dopo. Per il resto, l’estremo difensore rossoblù è rimasto inattivo. Di contro, il Cagliari ha concluso solamente una volta sullo specchio di porta avversario, il gol di Joao Pedro, appunto. Un altro dato incredibile è che gli emiliani hanno tenuto la palla per 40 minuti durante tutto il match, con gli avversari che l’hanno fatto solamente per 13 minuti. Infine, il Sassuolo ha avuto il 78% di possessi palla portati nella metà campo avversaria, mentre il Cagliari solamente il 24%.

    Dopo aver analizzato i numeri, analizziamo l’andamento della partita; probabilmente un primo tempo così brutto, così sofferto, così passivo, il Cagliari era da tantissimi anni senza giocarlo. Nemmeno contro le big del campionato si ricorda una prima frazione così, senza nemmeno un’azione da gol costruita, neanche contro l’Atalanta schiacciasassi appena un paio di partite fa. Il Sassuolo, che ha avuto il torto di specchiarsi troppo, come evidenziato dai numeri in alto, ha tenuto in partita Joao Pedro e compagni che sono stati poi bravissimi a trovare la rete in dieci contro undici e a tenere botta ad uno degli attacchi più atomici di tutto il torneo. Dovessimo dare un voto alla partita del Cagliari bisogna certamente fare una media tra il 2 del primo tempo e l’8 della ripresa, perché comunque non concedere nemmeno un tiro in porta, in dieci contro undici, ad una squadra che nelle ultime partite ha segnato 3 gol alla Juve, 2 alla Lazio, 3 all’Inter, al Verona e alla Fiorentina, 4 al Lecce e 2 al Bologna è certamente una mezza impresa.

    Detto questo, analizzata in lungo e in largo la gara di ieri, si pensa al futuro. Quello più immediato è il match contro la Lazio di giovedì; per la prima volta da quando è ripreso il campionato i rossoblù avranno ben 5 giorni tra una partita e l’altra e dunque ci sarà spazio per recuperare meglio le energie e magari per recuperare quasi al 100% alcuni giocatori che fin qui hanno stretto i denti. Poi, ci sarà da pensare alla prossima stagione, con alcuni nomi di allenatori che circolano e con Zenga che vuole rimanere aggrappato alla panchina sarda cercando di ottenere più punti possibili in questo finale di stagione.
     
     

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