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  • Caicedo, una pantera da scudetto

    Caicedo, una pantera da scudetto

    • Cristiano Simeti
    La Pantera è all’attacco. La battaglia per il campionato sembra ormai una lotta a tre, con Juventus e Inter che devono guardarsi le spalle dalla Lazio di Simone Inzaghi. Tra i protagonisti, oltre al capocannoniere della serie A Ciro Immobile, spicca Felipe Caicedo. Inizialmente visto come un sostituto di lusso, con il passare dei mesi sta convincendo il suo allenatore, diventando un elemento indispensabile per i biancocelesti. Il centravanti nato in Ecuador, ha siglato 7 gol in 16 partite (ultima la doppietta contro la Spal) e 3 assist.

    CARRIERA - Cresciuto calcisticamente nei club ecuadoregni del Barcelona SC e del Rocafuerte, la sua svolta avviene quando viene pescato, all’età di 17 anni, dal Basilea (16 gol in 61 presenze dal 2006 al 2008).  La sua successiva avventura al Manchester City non ha lasciato il segno, con 7 gol in 25 presenze, nonostante abbia disputato anche la sua prima partita in coppa UEFA. Passando per le anonime esperienze in Portogallo allo Sporting Lisbona prima (7 presenze e nessun gol) e in Spagna al Malaga poi ( 18 presenze e 4 reti), si riscatta con la maglia del Levante, mettendo a segno 14 gol in 29 partite (stagione 2010-11) e il club spagnolo lo acquista a titolo definitivo dal Manchester City, cedendolo a sua volta per 7,5 milioni ai russi del Lokomotiv Mosca. Caicedo colleziona un numero sostanziale di presenze in 3 stagioni, ben 63 (15 gol). La breve parentesi negli emirati all’ Al-Jazira termina con un ritorno in quella che per lui è stata una seconda casa, la Spagna; questa volta con la maglia dell’ Espanyol, arrivando a conquistare le cento presenze con la maglia dei periquitos, con 22 gol complessivi in tre stagioni. 

    CRESCITA - Il 2 agosto 2017 passa alla Lazio e vince il suo primo titolo lo stesso anno (Supercoppa italiana 2017). La sua imponente struttura fisica si rivela perfetta per il campionato italiano (33 presenze e 6 reti dopo la prima stagione), l’anno successivo non solo si toglie la soddisfazione di segnare nel derby della Capitale, ma fornisce anche l’assist a Correa per il 2-0 contro l’Atalanta che consegna la coppa Italia ai biancocelesti, migliorando anche il suo bottino personale di gol (9 in 38 gare). Quest’anno la Pantera sta confermando quello che di buono aveva fatto lo scorso campionato, infatti ha risolto molte partite che hanno permesso alla Lazio di essere in corsa per lo scudetto, come il definitivo 3-1 contro la Juventus e il gol vittoria nei minuti di recupero alla Sardegna Arena contro il Cagliari (1-2). A 32 anni sta vivendo il miglior momento della sua carriera e chissà che la Pantera non si riveli decisiva per il sogno impronunciabile dei biancocelesti. 

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