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  • Caio-Lazio:| 'Nessuna proposta dall'Italia'

    Caio-Lazio:| 'Nessuna proposta dall'Italia'

    Viaggi e miraggi, altro clima, altro ritmo, altro calcio. Samba e storia, alta disponibilità di reais, la moneta verdeoro, c'è chi preferisce l'esilio dorato in Brasile, piuttosto che la morsa del gelo russo o il fascino behemien di Parigi. Clarence Seedorf va al Botafogo, che in portoghese vuol dire: "Metti a fuoco". Guarda meglio, focalizza. Nomi di mercato a ritmi carnascialeschi, e al Botafogo raggiunge Caio Canedo, accostato alla Lazio, o Doria, in odor di Juventus. Metti a fuoco, Botafogo, quartiere di Rio De Janeiro, Botafogo de Futebol e Regatas, polisportiva che deve la sua notorietà al calcio e la sua nascita al canottaggio. Mare, ritmo, metti a fuoco. Tutto nasce con un bigliettino a scuola, di quelli usati per suggerire, salvare, o indurre all'errore comune. 1904, metti a fuoco.


    CORREVA L'ANNO - 1904, a Rio de Janeiro nella scuola Alfredo Gomes durante la lezione di algebra, numeri e cifre, Flavio Ramos pensa ad altro. Passa un biglietto al compagno di classe, Emmanuel Sodre, c’è scritto:“Itamar Tavares ha una squadra di calcio in Via Martins Ferreira. Ne fondiamo una anche noi a Largo dos Leões? Possiamo chiedere a Werneck, Arthur César, Vicente e Jacques". L’euforia, in breve, contagia l’intero quartiere e nasce cosi, uno dei club più importanti per tradizione del calcio brasiliano. Storia del calcio brasiliano, mondiale: Didi, Nilton Santos, Amarildo o semplicemente Mane Garrincha.  O clube da Estrela Solitária: "la squadra della Stella Solitaria", in riferimento al principale simbolo del club,O Glorioso, "il Glorioso", soprannome datogli dopo le splendide stagioni degli anni dieci, nel suo centro Botafogo FR sembra di passeggiare all’interno di un museo. C'è la storia del calcio, e c'è il nuovo direttore esecutivo Aníbal Rouxinol: il nostro corrispondente Emanuele Panci l'ha intervistato, e si parla di mercato, e si parla di Lazio.

    SEMPRE CALCIOMERCATO - Si avvicina il momento, si corre verso gennaio, il Botafogo non intrattiene alcun rapporto ufficiale con i club italiani, come sottolinea Aníbal Rouxinol ai nostri microfoni: "Ufficialmente non c'è nessun rapporto con i club italiani, l’unico rapporto che abbiamo avuto con l’Italia risale al 2011 quando la nostra squadra giovanile si è recata in Italia per partecipare a un torneo con Juventus e Milan. Abbiamo anche disputato un’amichevole con la nazionale giovanile italiana:  questo è l’unico rapporto avuto nel recente". Niente Italia, nemmeno Lazio: "Nessun rapporto neppure con la Lazio, no". Si salta al mercato, urge l'argomento, Caio Canedo, attaccante del Figueirense, ha fatto capoline tra le righe dei giornali, accostato al primo club di Roma. Cartellino di proprietà Botafogo, 22 anni, etichetta di vice Klose: "Caio ha un contratto con il Botafogo, nel caso in cui arrivassero proposte economiche interessanti le valuteremo insieme al giocatore. In caso contrario, rimarrà fino al termine del contratto". Contatti ufficiali, no grazie: "No, no, al Botafogo non è arrivata nessuna proposta ufficiale per il giocatore". Aníbal Rouxinol nega anche qualsiasi interessamento italiano per Doria, difensore centrale classe '94, men che meno juventino: "Fino ad ora non abbiamo ricevuto nessuna un’offerta, è un giocatore giovane, una grande promessa, siamo convinti che rimarrà con noi e darà un ottimo contributo al club".  Aníbal scappa per i corridoi causa riunione importante, questi sono giorni frenetici, per lui e l’intero staff, il Brasileirão si è appena concluso, ed è tempo di discutere strategie e progetti per la nuova stagione del Botafogo.  Metti a fuoco, nessun rapporto con la Lazio, nessuna offerta ufficiale. Metti a fuoco, reais e Botafogo, e no, a quanto pare nessuna conferma che riguardi mercato e Caio Canedo. Viaggi e miraggi, a Formello la parola d'ordine è sfoltire. Altro clima, altro ritmo, altro calcio.


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