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  • Cairo e Preziosi contro il decreto legge sugli stadi

    Cairo e Preziosi contro il decreto legge sugli stadi

    La Serie A è compatta contro il decreto legge sugli stadi approvato in Senato, che prevede un prelievo fra l'1% e il 3% dagli introiti al botteghino per sostenere i costi relativi al mantenimento della sicurezza e dell'ordine pubblico. 

    Il presidente del Torino, Urbano Cairo ha dichiarato a Radio Rai: "Abbiamo già dei costi importanti perché manteniamo l'ordine e la sicurezza all'interno dello stadio con numero elevato di steward, nel caso del Torino sono circa 270, e credo che al di fuori dello stadio sarebbe giusto che ci pensassero lo Stato, le forze di polizia. Campionato in sciopero? Mi sembra una misura eccessiva, io non sarei d'accordo e non bisogna arrivare a questo. Certo, è un momento particolare per lo Stato italiano, il bilancio piange, ci sono situazioni economiche difficili e questo va considerato. Se c'è da dare una mano le societaà di calcio potrebbero darla, ma per me se ne deve parlare in un'assemblea di Lega". 

    Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi gli fa eco: "Perché dovrei pagare per i comportamenti degli altri? Non credo che una società debba sostenere delle spese all'esterno dello stadio, se qualcuno si comporta male non può pagare la società. Si sta parlando di pochi soldi, ma è una questione di principio. E' una questione di cultura, perché in altri Paesi non esiste questo? Allora facciamo pure noi i poliziotti, oppure che lo Stato dica che non è in grado di garantire l'ordine pubblico e smettiamo di giocare". 

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