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  • CALCIO ALLA TV. Il gran ritorno di Pizzul, mentre Caressa affonda

    CALCIO ALLA TV. Il gran ritorno di Pizzul, mentre Caressa affonda

    • Gianluca Minchiotti

     

     
     
    Che sorpresa: ieri sera su La7 la telecronaca del match di Europa League fra Inter e Hajduk Spalato è stata affidata a Bruno Pizzul, 74 anni, storico telecronista Rai. Una telecronaca d'altri tempi, quella di Pizzul: in solitaria, senza l'appoggio di un commento tecnico, come si usa da qualche anno a questa parte, se si eccettua l'aiuto del bordocampista Bruno Vesica. Come ha scritto oggi Nino Minoliti sulla Gazzetta dello Sport, è stato un po' "come rientrare nel salotto rassicurante di una dimora borghese e trovare tutto al proprio posto, anche la citazione sul palazzo di Diocleziano a Spalato, fatta scivolare con leggerezza nella telecronaca". Toni pacati e citazioni storiche: è stato questo il mood della telecronaca vintage targata Bruno Pizzul.
     
    Tutto questo accade proprio mentre il simbolo dei telecronisti calcistici italiani contemporanei, Fabio Caressa, nominato un po' a sorpresa voce di Sky per il nuoto olimpico, affonda nella piscina di Londra 2012 insieme alle nuotatrici e ai nuotatori azzurri. 
     
    Era partita male l'avventura 'natatoria' di Caressa,  bersaglio della critica feroce di Franco Bragagna, voce storica dell'atletica leggera e dello sci di fondo per conto della Rai: "Il caressismo non è giornalismo. È raccontare una partita in maniera folkloristica, usare la stessa enfasi per il gol che fa vincere l'Italia ai Mondiali e per il gol del sette a uno dell'Inter contro l'ultima squadra di serie A. Quando guardo una partita, a me la voce di un piazzista non interessa. Non puoi chiamare Fabio Caressa a commentare le gare di nuoto solo perché è famoso, è un insulto all'olimpismo". 
     
    E alle critiche iniziali hanno fatto seguito i pessimi risultati del nuoto azzurro (la colpa non è certo di Caressa, ma di sicuro qualche medaglia avrebbe reso più agevole anche il suo lavoro) e altri giudizi non certo positivi, come quello di Aldo Grasso, critico televisivo del Corriere della Sera: "Così parlò Fabio Caressa: «La vita è circolare». Per fortuna, tra tante chiacchiere, supposizioni, lamentazioni, il filosofo Caressa, quasi a voler compensare la sua totale inadeguatezza al racconto del nuoto, ci ricorda che la concezione ciclica della vita e del tempo nega ogni utilità all'agire dell'uomo per produrre miglioramenti, siamo tutti prigionieri dell'eterno ritorno dell'uguale: la vita è circolare. Tanto valeva gettare in vasca Caressa e affidare il commento a Pellegrini".
     
    Pizzul e Caressa, il grande ritorno e le grandi critiche: i due volti, e le due voci, del calcio (e del nuoto) alla tv dell'estate 2012.  
     

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