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  • CALCIO ALLA TV. Rai, addio alla Nazionale? Pizzul: 'Che ferita!'

    CALCIO ALLA TV. Rai, addio alla Nazionale? Pizzul: 'Che ferita!'

    • Gianluca Minchiotti

    Dopo la Serie A (ormai da anni) e, forse, la Champions League, la Rai rischia di perdere anche i diritti per trasmettere in chiaro le partite della Nazionale di calcio. L'allarme arriva proprio dal presidente della società di viale Mazzini, Paolo Garimberti, che spiega: "Il pubblico deve sapere che per poter trasmettere le gare degli azzurri dobbiamo affrontare grossi sacrifici economici. Sono preoccupato perchè il rischio di non essere più in grado di fare servizio pubblico, verso gli sportivi, è reale. La Rai rischia di perdere la Nazionale? Mi auguro di no".

    Ai microfoni di Calciomercato.com parla Bruno Pizzul, storico telecronista Rai, che per tanti anni ha commentato sui teleschermi le partite della Nazionale.

    "E' una soluzione che, se si verificasse, aprirebbe una ferita - spiega Pizzul -. E' tradizione che almeno le partite della Nazionale siano trasmesse in chiaro dalla Rai. Non so se ora i conti dell'azienda siano tali da non consentire un esborso così elevato, però francamente la cosa mi lascia un po' perplesso. Se non altro per abitudini personali, la Rai sulla Nazionale trova la sua collocazione tradizionale e storica".

    "Ci sono anche delle indicazioni di massima, oltretutto, date dello stesso governo, per cui gli eventi più importanti di carattere sportivo andrebbero comunque trasmessi in chiaro - prosegue Pizzul ai nostri microfoni -. Ci sono situazioni di bilancio che evidentemente inducono i dirigenti della Rai a ritirarsi, da quella che è diventata una specie di asta con la posizione prevalente di Sky. Francamente però io credo che la Rai dovrebbe ripensarci, perché è una perdita notevole, se non altro dal punto di vista del prestigio e della credibilità aziendale. Anche per la Champions League c'è lo stesso rischio, ma se per la Champions ci possono essere magari delle giustificazioni che possono essere portate avanti squisitamente sul piano economico-finanziario, direi che per la Nazionale bisognerebbe far di tutto per superare quelli che indubbiamente sono degli ostacoli. E' chiaro che la gestione ha le sue esigenze e i bilanci della Rai non sono floridi, però rinunciare alla Nazionale francamente mi sembrerebbe una scelta dolorosa e che potrebbe ulteriormente pregiudicare l'immagine della Rai, che negli ultimi tempi è già un po' traballante".

    Infine, chiediamo a Pizzul di indicarci quali siano il ricordo più bello e il ricordo più brutto legati a una partita della Nazionale raccontata in tv: "Sono ricordi personali solo in parte legati al risultato. Ci sono state delle situazioni gratificanti per il posto in cui ti trovavi, per l'accoglienza e via dicendo. Se però vogliamo analizzare la situazione esclusivamente dal punto di vista dei risultati, direi che, fra le vittorie, una singola partita che mi è rimasta dentro è stata la semifinale degli Europei del 2000 contro l'Olanda padrona di casa, con quella teoria infinita di rigori, uno stillicidio di emozioni. Fra le sconfitte, invece, quella che mi ha lasciato la maggiore delusione è stata la semifinale con l'Argentina del 1990, persa dagli azzurri ai rigori a Napoli, dove non si sarebbe mai dovuto giocare quella partita. Quella era una Nazionale che poteva e doveva vincere il Mondiale, una Nazionale simpatica, un vero peccato".    

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