CALCIO ALLA TV: Rai cede a Sky i Mondiali del 2014 per avere le Olimpiadi?
Il vero nodo sono le Olimpiadi: quelle invernali di Sochi 2014 e quelle estive di Rio 2016. Nessuna trattativa, al momento, fra Sky (che detiene i diritti) e la Rai. "Ma loro non possono fare a meno di noi", sostengono in viale Mazzini. Per Sochi non manca molto tempo: poco più di un anno e già adesso si parla di accrediti e di postazioni. Questa estate, per la prima volta, la Rai ha avuto solo 200 ore ai Giochi di Londra: ottimi ascolti, ma soddisfazione anche da parte della pay tv con il "mosaico" che ha soddisfatto gli abbonati Sky. Possibile che nella trattativa, che prima o poi dovrà pure iniziare, la Rai metta sul piatto anche i Mondiali di calcio 2014 del Brasile, di cui detiene i diritti.
E' arrivato il momento delle grandi manovre e la Rai, "appesantita" di 200 milioni di rosso, si sta guardando intorno. E la concorrenza di Cielo, canale digitale free di Sky? "Cielo fa concorrenza a se stesso. Non certo a noi", assicura De Paoli. La prima trasmissione di Simona Ventura, domenica scorsa, ha fatto l'1 per cento di share. "E quest'anno-ricorda ancora il direttore delle tv pubblica-sia Stadio Sprint che Novantesimo Minuto fanno ascolti migliori dell'anno scorso. Quindi...". La Rai ha salvato le sue trasmissioni-cult, compresa la Domenica Sportiva (che sta andando molto bene) e si è tenuta anche la Coppa Italia, che fa ottimi ascolti in prima serata almeno per 5-6 gare. Ha perso, è vero, la Champions League, così come non ha i diritti dell'Europa League, almeno sino al 2015. Un bel danno, questo. Ma c'è voglia di tenere il passo. "Pur in tempi difficili come questi", ammette De Paoli. Ora è nata una nuova trasmissione su Rai Sport 1, "Novanta Minuti", che va in onda nel pomeriggio ed è condotta da Enrico Varriale. "Un'ottima partenza nella prima settimana", spiega De Paoli. Il mattino c'è Marco Mazzocchi, che fa buoni ascolti. Rai Sport 1 vuole imporsi come la tv dello sport e dopo una partenza incerta, anche per resistenze interne, ora marcia più sciolta.
