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Calcio alleato del sesso: rischio flop giù del 40%

Calcio alleato del sesso: rischio flop giù del 40%

Il calcio e' un perfetto alleato del sesso: certo, occorre giocarlo e non soltanto guardarlo in TV o allo stadio, ma lo sport preferito dagli italiani è un'attività 'anti-flop' tra le più efficaci. Giocare al calcio regolarmente, in modo amatoriale due o tre volte a settimana, riduce del 40% il rischio di disturbi sessuali rispetto a chi e' sedentario.

"Perche', perche' la domenica mi lasci sempre sola per andare a vedere la partita di pallone?"... Rita Pavone si lamentava cosi', negli anni '60, della passione sportiva maschile piu' diffusa in Italia. Ma aveva torto, perche' il calcio e' un perfetto alleato della coppia sotto le lenzuola: certo, occorre giocarlo e non soltanto guardarlo in TV o allo stadio, ma lo sport preferito dagli italiani e' un'attivita' 'anti-flop' tra le piu' efficaci.

Lo dimostrano i dati raccolti dalla Societa' Italiana di Andrologia (SIA) dal 1998 al 2010 su oltre 15.000 ragazzi dai 18 ai 20 anni visitati in occasione di campagne di prevenzione andrologica e interrogati sulle loro attivita' sessuali e sportive. Secondo i risultati della ricerca giocare al calcio regolarmente, in modo amatoriale due o tre volte a settimana, riduce del 40% il rischio di disturbi sessuali rispetto a chi e' sedentario e inoltre il calcio e' piu' 'benefico' anche a confronto con altri sport soprattutto a quelli potenzialmente piu' 'a rischio' per la fertilita' o la sessualita' come il ciclismo, le arti marziali o la boxe.

Secondo altri studi un effetto simile si ha anche negli adulti che giocano a calcetto e perfino negli anziani che facciano una partitella leggera, in cui la capacita' cardiorespiratoria aumenta fino al 18%, perche' l'esercizio aerobico mantiene le arterie 'pulite' ed evita la formazione di occlusioni che impediscono al flusso sanguigno di irrorare a sufficienza il pene. Per ricordare a tutti gli italiani l'importanza della prevenzione dei disturbi sessuali attraverso un corretto stile di vita e visite andrologiche di controllo regolari, e' al via la campagna di sensibilizzazione "L'amore in gioco" promossa da SIA con l'importante sostegno di Menarini: attraverso sette partite di calcio giocate in tutta Italia si diffonderanno informazioni per la salute sessuale della coppia e si raccoglieranno fondi per enti benefici e di ricerca.

Gli andrologi della SIA saranno a disposizione anche per un 'live counseling" al pubblico. Primo appuntamento il 9 aprile allo stadio "Bozzi" di Firenze, dove scenderanno in campo gli artisti della Nazionale Cantanti e la Squadra di medici SIA affiancati da personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport come Giancarlo Antognoni, Alberto Di Chiara, Christian Rigano', Gianfranco Monti, Paolo Ruffini, Pierluigi Pardo, Tiberio Timperi, Lorenzo Baglioni e The Jackal, guidati dal super "Mister" Cesare Prandelli. Il ricavato sara' interamente devoluto a due ONLUS fiorentine, CuretoChildren e Associazione Trisomia 21. "In occasione della celebrazione del 40o anniversario di SIA abbiamo scelto di veicolare messaggi di prevenzione e attenzione ai disturbi sessuali attraverso una campagna di sensibilizzazione che vede il calcio come protagonista proprio perche' i dati SIA, raccolti su 15.000 ragazzi tra i 18 e i 20 anni, dimostrano che giocare a pallone per almeno 45 minuti due o tre volte a settimana e' associato a una riduzione del 40% il rischio di disturbi sessuali come disfunzione erettile ed eiaculazione precoce"- dichiara Giorgio Franco, Presidente SIA.

"Infatti i settemila ragazzi del nostro campione che giocavano a calcio soffrivano di disturbi come eiaculazione precoce e disfunzione erettile nell'8,5 % dei casi (rispettivamente 5 e 3,5%) mentre i tremila sedentari ne soffrivano nel 12,7% dei casi (con l'eiaculazione precoce al 7,4% e disfunzione erettile al 4,4%). In generale, un ragazzo su tre soffre di disturbi dei genitali che nel 50% dei casi possono compromettere la fertilita', nel 10% possono influire sulla futura sessualita': il gioco del calcio, il piu' diffuso nel nostro campione, puo' invertire la tendenza riducendo del 40% il pericolo grazie all'effetto positivo sul sistema cardiocircolatorio" - commenta Nicola Mondaini, responsabile della ricerca e coordinatore dell' evento "L' amore in gioco". (Affariitaliani.it).  

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