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  • Calcio & Legge 'Ecco quanto guadagnano i calciatori di serie A'

    Calcio & Legge 'Ecco quanto guadagnano i calciatori di serie A'

     

    Calciomercato.com ha chiesto all’Agente FIFA Jean-Christophe Cataliotti, titolare dei corsi per aspiranti agenti fifa e osservatori (info su www.footballworkshop.it), alcuni chiarimenti sulla disciplina della retribuzione contenuta nel nuovo Accordo Collettivo dei calciatori di serie A.

    Avv. Cataliotti ci può spiegare che cosa, di preciso, prevede il nuovo accordo collettivo sulla disciplina della retribuzione dei calciatori di serie A?

    Posta la premessa che il nuovo Accordo Collettivo rimarrà in vigore fino a giugno 2012, quanto alla retribuzione, l’art. 4 di detto accordo ha subito un’importante modifica. In pratica, se viene ancora previsto che le società possono convenire con i calciatori una retribuzione fissa ovvero una retribuzione costituita da una parte fissa e da una parte variabile, la novità risiede nel fatto che la parte variabile (quella, cioè, legata al conseguimento di risultati sportivi individuali o di squadra) non può eccedere, per ogni stagione sportiva di durata del contratto, separatamente considerata, il 100% di quella fissa annua, qualora quest’ultima sia stata concordata fino all’importo di 400 mila euro lordi; se la parte fissa non supera i 400 mila euro lordi, la parte variabile non avrà, invece, alcuna limitazione. La parte variabile, infine, non avrà alcuna limitazione in caso di stipula di primo contratto da professionista.

    Il vecchio accordo prevedeva, invece, che la parte variabile non potesse, in nessun caso, essere superiore al 50% di quella fissa.

    Nel contratto la retribuzione deve essere indicata al lordo o al netto?

    Secondo il nuovo accordo collettivo, la retribuzione può essere solo espressa al lordo. Anche in passato, in verità, la retribuzione doveva essere espressa al lordo, ma veniva fatta salva la facoltà delle parti di specificare, oltre all’importo lordo, anche il corrispondente netto e, in tale ultimo caso, se l’intesa tra le parti medesime fosse intervenuta sul lordo o sul netto. La “ratio” della novità è da individuarsi nella possibilità, da parte degli organi competenti, di effettuare un maggiore controllo sui bilanci delle società professionistiche.

    Nella pratica, come devono essere pagati gli stipendi dei calciatori?

    Con il nuovo accordo, i pagamenti di quanto dovuto ai calciatori non possono più essere effettuati con assegni circolari, ma esclusivamente tramite bonifico presso l’istituto bancario indicato dal calciatore all’atto della sottoscrizione del contratto. Anche tale novità dovrebbe permettere maggiore trasparenza sui movimenti di denaro tra società e calciatori.

    E se la società dovesse ritardare nel provvedere al bonifico?

    Premettendo che la retribuzione, nella sua parte fissa, deve essere corrisposta entro il giorno 20 del mese solare successivo in ratei mensili posticipati di uguale importo, in caso di morosità di oltre un mese il calciatore avrà diritto alla rivalutazione monetaria secondo gli indici ISTAT per la scala mobile per i lavoratori dell’industria, oltre al pagamento degli interessi legali, che dovranno essere calcolati sull’importo netto, a decorrere dal primo giorno successivo a quello in cui il pagamento avrebbe dovuto essere effettuato.

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