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  • Serie A terra di conquista per i tedeschi

    Serie A terra di conquista per i tedeschi

    Mario Gotze, Julian Draxler e Marcel Schmelzer: questi sono gli ultimi tre nomi in ordine cronologico di giocatori tedeschi accostati al calcio italiano. I primi due alla Juventus per il dopo Vidal e per consentire ad Allegri di sfruttare appieno un modulo come il 4-3-1-2, il secondo alla Roma, alla ricerca di un esterno sinistro di spinta sulla fascia sinistra. Quest'estate un altro tedesco è passato alla Juventus: il campione del mondo Sami Khedira, arrivato a parametro zero dal Real Madrid. Eccetto Schmelzer, lontano parente del calciatore esploso agli ordini di Klopp nel Borussia Dortmund e ora caduto in disgrazia, si tratta di calciatori affermati che, tra problemi fisici seri (Khedira e Draxler) e incomprensioni tattiche con l'allenatore (Gotze), sono in cerca dell'occasione per riproporsi ad alti livelli.

    LE STELLE DEGLI ANNI '80- - La Serie A diventa così l'opportunità di riscattarsi per alcuni dei migliori prodotti della scuola tedesca: diversa storia rispetto a 20-30 anni fa, quando i migliori giocatori della Bundesliga venivano in Italia per consacrarsi in quello che all'epoca era il campionato più competitivo del mondo. Negli anni '80 iniziarono Hans-Peter Briegel (finalista a Spagna '82), arrivato per vincere lo Scudetto a Verona, e Karl-Heinz Rummenigge all'Inter, in seguito raggiunti da Rudi Voeller, una Coppa Italia e una finale di Coppa Uefa con la Roma. Arriva alla fine degli anni '80 il turno della trinità dell'Inter: Andreas Brehme, Jurgen Klinsmann e il Pallone d'Oro Lothar Matthaeus, grazie ai quali la squadra di Trapattoni vince lo Scudetto dei record del 1989, una Supercoppa Italiana e una Coppa Uefa nel 1990.

    LA CRISI DEGLI ANNI '90 - Proprio nel 1990 e in Italia, la Germania Ovest vince il Mondiale, ma il periodo d'oro dei giocatori tedeschi in Serie A sta per finire. Alla Juventus approda Thomas Hassler, che non convince né in bianconero né alla Roma. Nessun gol a Torino neanche per Stefan Reuter l'anno successivo, mentre Matthias Sammer, che arriva all'Inter nel 1992, non convince e un anno dopo torna in Germania, destinazione Borussia Dortmund, dove vince una Champions League e porta a casa un insperato Pallone d'Oro. A fine anni '90, un'altra infornata di tedeschi è protagonista nel nostro campionato e, mentre Christian Ziege rimane un modesto giocatore al Milan dopo le grandi stagioni al Bayern Monaco (dove passa anche Jens Lehmann collezionando 5 presenze in un anno), Jorg Heinrich - arrivato nel '98 - conquista i tifosi della Fiorentina e sfiora lo Scudetto con Trapattoni, mentre Oliver Bierhoff, dopo la parentesi ad Ascoli e soprattutto la vittoria dell'Europeo del 1996 da protagonista (suo il golden gol alla Repubblica Ceca in finale), esplode definitivamente nell'Udinese di Zaccheroni, tecnico con cui vince anche lo Scudetto 1998/99 col Milan.

    OGGI - Miroslav Klose, Mario Gomez e Lukas Podolski sono gli ultimi tre nomi importanti arrivati in Serie A (per non citare Marko Marin e i suoi ultimi sei mesi alla Fiorentina). "Miro", arrivato nello scetticismo generale dopo le caterve di reti segnate con Werder Brema e Bayern, ha trascinato la Lazio nell'Europa della Champions League segnando 47 goal in quattro stagioni, mentre Mario Gomez, a Firenze, non ha convinto tra infortuni e clamorosi errori sotto porta ed è sempre più vicino al trasferimento al Besiktas. Non è andata meglio a Lukas Podolski, di cui si ricorderanno più i selfie in giro per la città che i goal all'Inter. Miroslav Klose era in Brasile l'anno scorso e ha alzato la Coppa del Mondo con Gotze, Khedira e Draxler: chissà se hanno parlato del campionato italiano. I tifosi sperano e il calcio italiano aspetta nuovi talenti tedeschi da rilanciare.

    Matteo Moschella
    @MatteoMoschella

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