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  • Inter su Sanchez, Montoya e Bartra

    Inter su Sanchez, Montoya e Bartra

    • Andrea Distaso

    Dopo il viaggio della delegazione juventina in terra spagnola, in occasione della sfida di Champions League tra Real Madrid e Borussia Dortmund, è stato il turno dell'Inter, che ha inviato il suo direttore sportivo Piero Ausilio al Camp Nou di Barcellona per seguire la sfida tra i catalani e il Bayern Monaco. Una trasferta che è servita al dirigente nerazzurro per portare avanti alcuni discorsi di mercato già accennati e per visionare da vicino alcuni talenti che potrebbero tornare utili per il futuro.

    Ultimamente, i contatti tra Barcellona e Inter sono stati frequenti soprattutto sul doppio fronte Handanovic-Sanchez. Il portiere sloveno (28) è stato oggetto finora di un semplice sondaggio da parte del club catalano, che sarebbe disposto a mettere sul piatto 30 milioni di euro per sostituire il partente Victor Valdès (anche se negli ultimi giorni i media spagnoli ipotizzano che il Barça abbia deciso di puntare su Vicente Guaita del Valencia). A questa cifra l'Inter non potrebbe rimanere indifferente, ma valuta l'ipotesi di sfruttare questa situazione a proprio favore chiedendo l'inserimento del cartellino di Alexis Sanchez (24) nell'operazione. Sotto contratto fino al 2016, l'attaccante cileno lascerà la Spagna dopo sole due stagioni per fare spazio a Neymar e la sua preferenza è per l'Italia.

    La concorrenza della Juve è forte, ma imbastendo un eventuale affare con Handanovic, l'Inter partirebbe avvantaggiata. Oltre al Nino Maravilla, i nerazzurri sono molto interessati a due prodotti della cantera blaugrana: uno è il terzino destro Martìn Montoya (22), seguito anche dalla Roma, e il centrale Marco Bartra (22), impiegato da Vilanova nelle due semifinali contro il Bayern. Entrambi in scadenza di contratto nel 2014, risponderebbero al profilo tipo del giocatore che costa relativamente poco e può rappresentare un investimento in prospettiva. Soprattutto alla luce del grave infortunio di Javier Zanetti e del sempre più probabile addio di Walter Samuel.

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