A rispondere al secondo quesito ci ha pensato Javier Zanetti, intervistato da Ivan Zazzaroni e Fabio Caressa a Deejay Football Club. Dall'alto della sua esperienza e della sua saggezza, il capitano nerazzurro spiega: "Leonardo è un uomo stupendo, ho una grande ammirazione per lui. Quando dico che farebbe bene dappertutto dico la verità. Ma Marco Branca non c'entra niente, lui fa un altro lavoro e lo fa ottimamente".

 

Non si tratta di dare un colpo al cerchio e uno alla botte. Si tratta di interpretare alla perfezione un ruolo: quello di capitano con vista sulla dirigenza. E in attesa di tornare in campo dopo il grave infortunio (e statene certi, Zanetti ce la farà), Pupi ragiona già da dirigente e da uomo-società, preparando il terreno a una possibile convivenza (quella fra Leonardo e Branca), che molti vedono già difficoltosa. 

 

Il ragionamento del campione argentino non fa una grinza: Branca e Leonardo fanno due lavori diversi. La conseguenza, implicita e logica, non può che essere una: i due, all'interno di una società, sarebbero compatibili. Dopo la visita dell'attuale ds del Psg nella clinica di Pavia dove Zanetti è stato operato al tendine d'Achille, e dopo le parole che lo stesso Zanetti pronunciò a seguito di quella visita ("E' una persona intelligente che farebbe comodo a qualsiasi squadra. Mi auguro di rivederlo presto"), queste ulteriori dichiarazioni del capitano nerazzurro ci sembrano un ulteriore segnale che va nella direzione di un ritorno di Leo alla Pinetina.

 

Certo, sempre a Deejay Football Club, Zanetti ha assicurato che Leonardo gli ha detto che "a Parigi sta molto bene, me lo ha garantito", ma intanto si fa sempre più grande la sensazione che i due si possano davvero rivedere molto presto, e questa volta non per una visita di cortesia, ma per questioni di lavoro.