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  • CALCIOPOLI: Del Piero 'Alla Juve ho vinto 17 titoli, tutti meritati'

    CALCIOPOLI: Del Piero 'Alla Juve ho vinto 17 titoli, tutti meritati'

    • C.G.

    Altra udienza oggi al tribunale di Napoli per il processo su Calciopoli. Sono arrivati in aula come testimoni l'arbitro Tagliavento ed alcuni giocatori: Frey, Domizzi e Del Piero. Il capitano della Juventus è stato convocato dall'avvocato difensore dell'ex fischietto De Santis. Atteso anche Di Livio, mentre hanno già giustificato la loro assenza Zoff, Galli, Dondarini, Bergonzi e Ibrahimovic che sarà sentito il prossimo martedì 26 ottobre dopo Napoli-Milan.

    Ecco le dichiarazioni di Del Piero: "Quanti trofei ho vinto? Beh, io dico 17 ma secondo altri sono 15 (chiaro il riferimento ai due scudetti tolti, ndr). Da quando gioco a calcio, tutti gli scudetti che ho visto vincere sono stati meritati, sia i nostri che quelli delle altre squadre. All'epoca la Juve era una squadra molto forte, costruita per vincere senza condizionamenti investendo tanto sul mercato".

    Juve-Inter del 2004-2005: "L'arbitro De Santis non ammonì Ibra, che però fu poi squalificato con la prova tv per un fallo su Cordoba e saltò la sfida scudetto col Milan". 

    Lecce-Juventus del 14 novembre 2004: "Ricordo che l'arbitro era De Sanctis - continua Del Piero -. Mi sembra che avesse fatto un sopralluogo, prima della gara io e il capitano del Lecce abbiamo parlato con lui sulle condizioni del campo che erano difficili perché aveva piovuto molto. Per me si poteva giocare e questo era l'atteggiamento generale. Il campo in quelle condizioni non era l'ideale per noi, eravamo una squadra costruita per essere forte sotto tutti gli aspetti, ma quello tecnico era molto presente".

    L'arbitro Tagliavento ha dichiarato all'uscita dall'aula dopo la deposizione: "Non ho mai ricevuto pressioni dai designatori o da De Santis. Per un arbitro è più facile arbitrare un derby che essere in un aula di tribunale, qui non mi sento a mio agio".

    Il difensore dell'Udinese, Domizzi ha risposto alle domande sulla partita contro la Fiorentina quando giocava nel Brescia: "Perdemmo 3-0 e retrocedemmo in serie B, non ricordo proteste per degli episodi particolari".

    Il portiere della Fiorentina, Frey su Lecce-Parma: "Quella gara fu strana per il fatto che nel secondo tempo Zeman si mise dietro la panchina girato di spalle al campo e guardando gli spalti. I fischi del pubblico? Sì, c'erano ma non so se per l'atteggiamento del Lecce o altro". 

    L'ex giocatore Angelo Di Livio su Lazio-Fiorentina 1-1 del 22 maggio 2005: "Ci fu un tiro di Jorgensen respinto da Zauri sulla linea con un braccio. Rimanemmo sorpresi perché Rosetti non diede il rigore, a me disse che non aveva visto".
     


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