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Calcioscommesse: in Italia è più facile essere scoperti

Calcioscommesse: in Italia è più facile essere scoperti

Agipronews ha potuto visionare - e dalle intercettazioni che hanno permesso agli inquirenti di scoperchiare il sistema per truccare match di Lega Pro e Serie D. Almeno due i livelli differenti che emergono dalle carte: quello dei truffatori internazionali che sfruttavano gli agganci italiani per "conseguire vincite in scommesse per milioni di euro, che venivano effettuate prevalentemente su siti esteri (dall’Asia alla Turchia)"; e quello delle scommesse "spezzatino". Si legge nell’ordinanza, che il sistema di frode era anche a danno: "degli scommettitori onesti che quotidianamente, attraverso i diversi canali disponibili, effettuano le scommesse sul quel risultato previsto quale normale conseguenza del corretto e leale svolgimento della competizione sportiva". Nella ricostruzione degli inquirenti, si traccia anche il sistema di finanziamento del gioco illecito, che proviene in particolare da alcuni Paesi. Una "organizzazione criminale alimentata dal denaro che proviene dai “signori” delle scommesse e cioè personaggi, di cui alcuni ancora non identificati, che vivono in Asia (Kazakistan), nell’est d’Europa (Serbia e Slovenia) ed in Russia e che, comunque, in Italia hanno la loro longa manus nel gruppo criminale. Attraverso la mediazione di dirigenti sportivi disonesti e avventurieri in cerca di facili profitti, i finanziatori stranieri irrorano le casse delle organizzazioni criminali oggetto d’indagine fornendo denaro ai criminali “nostrani”, che lo usano in primis per “corrompere” i calciatori in modo da avere, sia gli stranieri che i criminali di casa, partite combinate su cui scommettere e realizzare ingenti guadagni".  Oltre al livello "Master", quello milionario di dimensione internazionale, c’era poi un sottolivello prevalentemente formato da personaggi dediti a scommesse meno ingenti, piazzate nel circuito legale italiano, con l’espediente "spezzatino". Cos’è? In Italia, le giocate superiori a mille euro sono "tracciate"  nelle agenzie di scommesse autorizzate dallo Stato e, per aggirare il sistema di controllo, il metodo è quello di piazzare più scommesse da poche centinaia di euro. Eloquente in questo senso, l’intercettazione di due indagati, Ciardi e Di Lauro, con il secondo che spiega come mettere in pratica l’espediente: "ormai stanno cambiando, capito?... sai come fanno, in modo diverso, quando cadono ste cose così, non la fanno, come ti posso dire… non fanno puntate esagerate capito! cioè nel senso... le dividono… le dividono, non è che vanno nell’agenzia Snai è giocano 5000, sanno che ci sono dei controlli e sanno che ti bloccano, invece loro le dividono, capito? le mettono, per dire, fanno… le dividono Daniè… come hanno fatto giù con due partite, giù hanno fatto due squadre, tre squadre, una… fanno in quel modo".
 

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