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  • Calcioscommesse:| Mini sconto all'Atalanta

    Calcioscommesse:| Mini sconto all'Atalanta

    Domani o mercoledì la decisione della Disciplinare: bergamaschi verso il -6. Doni senza chance: confermato il pugno duro.
    Calcioscommesse: mini sconto all'Atalanta.
    Tesserati con le ossa rotte, società tenute al riparo dai naufragi. Quando (domani) i verdetti di primo grado sullo scandalo del calcio scommesse verranno annunciati alle parti, i protagonisti al centro del nuovo corto circuito si ritroveranno in castigo, i loro club un po' meno. La Commissione Disciplinare della Figc ha terminato la propria fatica fatta di notti insonni e di un dettagliato esame delle oltre seimila carte dell'inchiesta penale di Cremona: la camera di consiglio presieduta dal presidente Sergio Artico e composta dai giudici sportivi Claudio Franchini, Gianfranco Tobia, Amedeo Citarelli e Luca Giraldi consegnerà le circa cinquanta pagine di motivazioni agli avvocati difensori domani se il lavoro di stesura della sentenza sarà ultimato entro l'ora di pranzo, altrimenti i verdetti potrebbero slittare a mercoledì mattina (per presentare ricorso in appello il tempo è stato ridotto a soli due giorni dei pronunciamenti di primo grado e intenzione della Disciplinare è quella di non «bruciare» una giornata a disposizione delle difese).

    Tre giorni senza sosta attorno ad un tavolo e sentenze dure per i giocatori così come aveva chiesto il pm del pallone Stefano Palazzi: questa la linea che sembra aver seguito la Disciplinare. Così, ad esempio, per Cristiano Doni e Thomas Manfredini, capitano e centrocampista dell'Atalanta per i quali Palazzi aveva richiesto rispettivamente tre anni e sei mesi di squalifica e tre anni di stop. La posizione dei due tesserati nerazzurri si trascinerà dietro quella della stessa società bergamasca, ma con una leggera forbice fra la richiesta del procuratore federale e quella che dovrebbe essere la sentenza di primo grado. L'Atalanta pagherà con quattro punti di penalizzazione per i due illeciti che pesano su Doni (partita Atalanta-Piacenza) e Manfredini (gara Ascoli-Atalanta), con uno la responsabilità presunta e con uno l'aggravante. Totale: meno sei in classifica e non meno sette come avanzato da Palazzi in quanto, potrebbe scrivere la Disciplinare, l'aggravante non va considerata come somma per ogni singolo illecito commesso o tentato.

    Il futuro dei tesserati strattonati fin dentro il calcio scommesse appare, dunque, segnato. Come per Doni e Manfredini, durissimo dovrebbe essere il verdetto per tutti coloro, a cominciare da Signori, per cui Palazzi ha chiesto pene fino alla radiazione. A pesare, per molti di loro, sarà anche la strana coincidenza che ogniqualvolta il pallone si è sgonfiato davanti a giochi proibiti, i loro nomi erano nelle vicinanze. Diverso il destino per le società a testimonianza di come, per la prima volta, in una sentenza sportiva l'istituto della responsabilità oggettiva dovrebbe esser letto da un'angolatura diversa. Su tutti il caso della Cremonese che potrebbe andare incontro ad una penalizzazione nel prossimo campionato di Prima Divisione di sei punti e non di nove come chiesto dall'accusa. Motivo? I giudici della Disciplinare potrebbero tener conto del fatto che a far partire l'inchiesta penale di Cremona fu proprio una denuncia dei dirigenti del club lombardo per cercare di scoprire chi aveva tentato di addormentare alcuni giocatori grigiorossi nella partita con la Paganese: da qui la possibile cancellazione dei tre punti per responsabilità oggettiva del club nonostante il presunto coinvolgimento del portiere Paoloni.


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