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  • Palazzi non fa sconti agli irriducibili

    Palazzi non fa sconti agli irriducibili

    Quasi 140 anni di squalifica con 4 richieste di preclusione (leggi radiazione) e 81 punti di penalizzazione - spiccano il -27 per l’Albinoleffe, il -19 per il Piacenza e il -6 per Monza, Novara e Reggina.
        
    Mano pesante del procuratore federale Palazzi nei confronti di club e tesserati che non hanno scelto la via del patteggiamento, in particolare con gli «irriducibili» Cassano, Santoni, Sartor e Zamperini. Nulla di sorprendente, la linea era già stata tracciata nel processo dell’anno scorso e nella prima giornata dell’attuale procedimento: chi collabora e rompe il muro d’omertà, riceve una pena scontata così come chi sceglie di patteggiare (ieri il2 4˚ èstato Locatelli, per lui due anni di stop).


    Il caso Grosseto- «coinvolto» in 8 partite e che ha patteggiato 6 punti di penalità-è l’esempio della strategiascelta dalla procura Figc per mettere un punto allo scandalo infinito. Di fatto la responsabilità oggettiva, temuta dalle società trascinate nello scandalo, esce già annacquata perché quando un giocatore scommette per fare perdere la sua squadra ( e i toscani, in molte partite incriminate, hanno subito risultati sfavorevoli), non ci può essere altro danno. A via Allegri hanno vissuto le prime sentenze con qualche malumore, esternato da uno spiffero raccolto dall’agenzia Ansa:«Possibile l’impugnazione da parte del presidente federale». Ipotesi che lascia sorpresi e perplessi il procuratore Figc e i suoi collaboratori, impegnati nel piano interrato dell’ex Ostello della Gioventù. «È stato applicato un istituto giuridico in relazione al quale nell’ordinamento statuale sono libere anche le persone che hanno commesso omicidi e reati gravissimi», dirà Palazzi al termine del dibattimento. Evitando diplomaticamente di rispondere all’eventuale iniziativa del numero 1 della Figc: «Nessun contatto con il presidente Abete, lui è un galantuomo come tutti quelli della federazione».

    In attesa di chiarezza da parte del Palazzo, ora alle prese con le vicende che ruotano intorno alla Nazionale,l’udienza di ieri ha fornito un altro segnale: la richiesta di sole ammende per Sampdoria e Spezia, deferite per il tesseramento di Bertani e Carobbio, colpevoli di fatti commessi con altre squadre. A livello teorico, potrebbe essere la stessa situazione della Juve, nel caso il suo allenatore Conte venisse deferito per «associazione », anche se per episodi avvenuti quando era al Siena.

    «Questa non è responsabilità oggettiva, ma surreale, sono per l’autonomia della giustizia sportiva ma non per l’arbitrio - ha contestato l’ammenda il legale della Samp Giulia Bongiorno - . Fissate dei paletti, altrimenti le società non potranno acquistare i giocatori perché non conoscono il loro passato».


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