Medita seriamente il ritiro dal mondo del calcio il presidente del Padova, Marcello Cestaro, dopo il deferimento della società biancoscudata per responsabilità oggettiva e del capitano della squadra, Vincenzo Italiano, accusato di aver tentato di aggiustare la gara di campionato Padova-Grosseto del marzo del 2010. «Sono amareggiato e deluso - ha detto Cestaro, a margine dell'allenamento del Padova oggi a Bresseo - e sono preoccupato particolarmente per la mia azienda (Cestaro è patron con la famiglia del gruppo supermercati Famila), in questo momento la grande distribuzione va male, è inutile girarci attorno. Devo allontanarmi da questo mondo, c'è di tutto e di più, non ne posso più». «Questo è un mondo di m... - è sbottato Cestaro - pieno di delinquenti e farabutti, io devo andarmene. Se uno sa che non ha fatto nulla è tranquillo. Gli avvocati ci difenderanno. Ho detto ai ragazzi 'voi siete a postò. A uno ad uno li ho presi e ho chiesto conto di tutto quello che succede». «Mi fido - ha proseguito il presidente del Padova -, però vediamo se è il caso di andare per via legali». Riguardo alla posizione di Italiano, il direttore generale del club, Gianluca Sottovia, si è detto convinto che «non c'è nulla, ci sono altre persone che hanno formulato determinate accuse, fra l'altro uno dei giocatori del Grosseto ha smentito. Noi siamo tranquilli».