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  • Calhanoglu ha fallito anche la prova del '10': ora il Milan ha dei dubbi

    Calhanoglu ha fallito anche la prova del '10': ora il Milan ha dei dubbi

    • Andrea Distaso
    L'ennesima prova anonima, l'ennesima occasione mancata per scacciare i dubbi sul valore reale di un calciatore fortemente sponsorizzato dalla nuova dirigenza del Milan ma, alla prova dei fatti, un acquisto che sta alimentando più rimpianti che speranze in questo primo scorcio di stagione. A voler essere ancora più severi, Hakan Calhanogu sembra oggi un marziano sbarcato all'improvviso sul pianeta Terra, tanto appare evidente il totale smarrimento manifestato dall'ex fantasista del Bayer Leverkusen nelle sue più recenti apparizioni. Se per i primi mesi della sua nuova avventura italiana erano stati giustamente tenuti in considerazione fattori come l'inattività per 4 mesi nella passata stagione per squalifica e un comprensibile periodo di adattamento a un nuovo campionato da superare, ora gli alibi stanno terminando.

    POCO CARATTERE - Quello di Calhanoglu è stato sempre anche un enigma dal punto di vista tattico, in quanto il suo impiego nel suo ruolo prediletto, alle spalle di una o due punte, crea una chiara incompatibilità a turno con uno tra Bonaventura o Suso, mentre da esterno in un attacco a 3 e soprattutto da mezzala in una mediana a 5 non ha mai convinto appieno, nè dal punto di vista offensivo che nella fase di non possesso. Oltre a incidere troppo poco, a livello di gol e assist, nelle sue 16 partite stagionali, a colpire in negativo è la totale apatia mostrata dal turco, giocatore che sembra più dipendere dalla squadra che poter essere lui l'elemento in grado di favorire la svolta. Ossia quello che Mirabelli, con un investimento da 20 milioni di euro più bonus, e Montella, a parole, credono che possa essere. La partita di Europa League con l'Aek Atene, da "10" vero dietro a due punte, presentava le condizioni ideali per sbocciare definitivamente il Milan ed è stata fallita senza appelli. 



    ULTIMO APPELLO - Con una squadra sempre più in difficoltà e bisognosa di ritrovare certezze e con un Bonaventura pronto a ritornare in campo, il tempo per Calhanoglu sta per scadere. Solo una grande prova col Sassuolo, determinante anche per la sorte di Montella, può cambiare un giudizio ad oggi pesantemente negativo. Dopo aver salutato Honda senza troppi rimpianti, la maglia numero 10 del Milan è ancora alla ricerca di un legittimo padrone.

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