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  • Cambia la lotteria dei rigori: uno studio dimostra il vantaggio dei primi a tirare, si passa  al tie-break?

    Cambia la lotteria dei rigori: uno studio dimostra il vantaggio dei primi a tirare, si passa al tie-break?

    Ora non è più soltanto una teoria. Uno studio economico dal titolo "Beautiful Game Theory: How Soccer Can Help Economics" di Ignacio Palacios-Huerta ha dimostrato, tra le altre, che calciare il primo tiro dal dischetto in una serie di rigori porta a un indiscutibile vantaggio, come riporta La Gazzetta dello Sport. Pensando a ricordi della nostra Nazionale, spesso deprimenti quando si parla di penalty, balzano subito in mente il primo di Andrea Pirlo nella finale del Mondiale 2006 a Berlino contro la Francia oppure quello di Mario Balotelli nei quarti di finale di Euro 2012 a Kiev.

    LA SOLUZIONE - Secondo lo studio di Palacios-Huerta, c'è il 60,6% di percentuale di vittoria se ci si presenta per primi alla lotteria dal dischetto. Lo studio ha valutato 1.001 serie di rigori e 10.431 tiri in totale tra il 1970 e il 2013 tra tutte le competizioni maggiori. La probabilità di realizzazione di un rigore è del 73%, calcolata basandosi sui più recenti dati, e quindi è più probabile per chi insegue sbagliare dopo un gol avversario, sotto la pressione di dover recuperare. La soluzione al problema, che l'International Board sta seriamente prendendo in considerazione, impone un cambio nell'ordine tradizionale. Non più un rigore a testa, ma un'alternanza mutuata sul tie-break del tennis e quindi ABBAAB e così via.

    I TEST - L'Uefa ha già iniziato la propria sperimentazione all'Europeo Under 17, che vede impegnata anche l'Italia di Kean e compagni. Se i risultanti dovessero essere convincenti, l'International Board potrebbe autorizzare gli organizzatori dei torni ad approvare la modifica. Così la Fifa potrebbe intervenire sui rigori al Mondiale e l'Uefa potrebbe allargare il cambiamento anche alla Champions League, ma certamente non per l'edizione di quest'anno. Sarebbe una vera e propria rivoluzione per il calcio e per uno dei propri aspetti più esaltanti e maledetti, anche se lo spettacolo, ne siamo certi, non verrebbe mai ad esaurirsi.

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