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  • Campionato, ora è sfida a tre?

    Campionato, ora è sfida a tre?

    Fino allo scorso weekend avremmo detto che il campionato era una questione fra Juve e Napoli, ma l'ultima giornata ha cambiato tutto. Non si può dire che il calciomercato estivo non facesse prevedere un campionato combattuto. Mentre la Juventus, reduce da sei scudi consecutivi, si è privata di Leonardo Bonucci (accasato col Milan), il Napoli ha ritrovato Milik, il Milan ha fatto una campagna acquisti faraonica e l'Inter si è rafforzata. La più debole fra le prime quattro della classe sembrava essere la Roma di Di Francesco. Quello che però non ci aspettavamo era di vedere alla nona giornata il Napoli primo con l'Inter a tallonarlo, e la Juve a  -3. Come ci siamo arrivati, e cosa possiamo aspettarci?


    Partiamo dalla Juventus. La squadra di Allegri ha vinto le prime sei partite di campionato, avvicinandosi al record di squadra di nove vittorie della Juve di Capello. Alla serie positiva ha fatto seguito il 2-2 con l'Atalanta e la sconfitta interna con la Lazio (i bianconeri non perdevano allo Stadium da 57 partite) e la ripresa con la vittoria sull'Udinese. Numeri alla mano, dopo nove giornate di campionato la Juve ha un punto in più (22) rispetto all'anno scorso. La nota positiva è il numero 27 alla voce gol fatti (+10 sulla scorsa stagione) ma ci sono anche tre gol subiti in più (9).

    Da una parte, i bianconeri hanno fatto fatica a compensare l'assenza di Bonucci. Né Chiellini né (al momento) Rugani possono fare il lavoro che faceva l'ex numero 19 della Juve.
    Dall'altra, il centrocampo è più ampio e solido dell'anno scorso grazie all'arrivo di Matuidi e Bentancur, oltre che due ali come Douglas Costa e Bernardeschi. Insomma, questa Juventus conferma le attese: più gol e una panchina più lunga, ma una difesa non più granitica come quella a cui siamo stati abituati. Il -3 non è un dramma - i bianconeri hanno colmato distanze maggiori nelle ultime stagioni - ma la Juve deve recuperare tutti gli infortunati se vuole rimontare.

    E il Napoli? Con la vittoria all'Olimpico la squadra di Sarri ha vinto le prime otto partite di campionato e ha raggiunto dodici vittorie consecutive in Serie A (entrambi record di squadra). Il pareggio a reti bianche con l'inter ha interrotto il filotto ma ha portato il ventesimo risultato utile consecutivo in campionato. Il Napoli è a quota 26 gol (3,25 gol a partita) con 5 gol subiti, mentre se consideriamo l'intera stagione siamo a 11 vittorie, tre sconfitte, un pareggio, 36 gol realizzati e 12 subiti. Come l'anno scorso, il Napoli ha perso Milik per un infortunio al crociato (stavolta è il destro); la scorsa stagione l'assenza di Milik ha portato all'esplosione di Dries Mertens (28 gol in campionato e 34 in stagione), e anche quest'anno il belga è partito in quarta (7 gol in 7 partite). La cosa migliore di questo Napoli è che sembra aver eliminato i cali di concentrazione, che sono stati il maggior problema negli ultimi anni.

    La novità della nona giornata è che l'Inter, dopo aver raggiunto la Juve, l'ha superata con la vittoria nel derby e col pareggio a Napoli.  Col Milan sempre più lontano dalla zona Champions sembrano essere proprio i nerazzurri, spinti da uno straordinario Icardi, i terzi incomodi di questa Serie A. La cura Spalletti si nota.

    La Juve ha dalla sua la profondità della rosa, il Napoli una tenacità mai vista prima, l'Inter Spalletti e Icardi. Le quote di BetStars e altri noti bookmakers danno i bianconeri ancora favoriti, ma è chiaro che gli equilibri sono cambiati. E a giudicare da come parla nelle conferenze stampa, se n'è accorto anche Max Allegri.


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