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  • Cari calciatori, ci vediamo lunedì mattina al parco per un bell'allenamento: a Torino, Milano e Roma, ecco dove…
Cari calciatori, ci vediamo lunedì mattina al parco per un bell'allenamento: a Torino, Milano e Roma, ecco dove…

Cari calciatori, ci vediamo lunedì mattina al parco per un bell'allenamento: a Torino, Milano e Roma, ecco dove…

  • Stefano Agresti
    Stefano Agresti
L’appuntamento è per lunedì mattina, 4 maggio. Facciamo alle 10, l’ora giusta per ripartire. Ognuno nella sua città, ci mancherebbe. Avremmo scelto Villa Pamphili per i romani (decisamente più adatta rispetto a Villa Borghese), il Parco Sempione per i milanesi (lasciamo stare la Montagnetta di San Siro, lì c’è troppa salita, lo dice il nome), ovviamente il Valentino a Torino e le Cascine a Firenze. Per Napoli, Genova, Bologna e le altre città di Serie A abbiamo incertezze e aspettiamo suggerimenti.

Lunedì alle 10, dunque: comincia l’allenamento. I giocatori di Roma e Lazio, di Milan e Inter, della Juve e di tutte quante le squadre. E noi con loro, ovviamente, nel rispetto dell’ultimo Dpcm che ci mette sullo stesso piano dei calciatori professionisti. Un sogno, già. Il governo ha deciso che non possono andare ad allenarsi nei bei centri sportivi iperattrezzati e ultramoderni delle loro società, quindi - se vogliono ricominciare a correre sul serio, anziché nel corridoio di casa - non hanno un’altra possibilità: devono unirsi ai comuni mortali, nei parchi riaperti.

Sia chiaro: noi non ci avvicineremo a loro né loro a noi, staremo tutti a due metri (anzi facciamo tre così siamo più tranquilli) uno dall’altro, come previsto dal Decreto per chiunque svolga attività sportiva all’aperto. Su questo non ammetteremo deroghe né errori. E poi via, si parte. I calciatori con i loro muscoli, gli altri con le loro pancette. Tutti di corsa, tutti assieme.

Chissà se Chiellini, Donnarumma e Dzeko proveranno invidia per Federica Pellegrini o Fognini, i quali potranno rinchiudersi nei centri sportivi, ovviamente assieme ai loro tecnici, e riprendere ad allenarsi per programmare l’attività dei prossimi mesi. Chissà se penseranno: beati loro che praticano una disciplina individuale e hanno diritto a svolgere il lavoro per il quale sono pagati. Ma forse no, forse i campioni del calcio apprezzeranno questo ritorno alla normalità. In fondo, una volta ogni tanto, può essere bello trovarsi accanto, mentre ci si allena, un impiegato grassottello e sudaticcio anziché i muscoli debordanti di Ronaldo e Lukaku.

@steagresti
 

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