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  • Cari ragazzi della Under 21, dovete crescere: Kean, Zaniolo, Cutrone e Chiesa, datevi una regolata!

    Cari ragazzi della Under 21, dovete crescere: Kean, Zaniolo, Cutrone e Chiesa, datevi una regolata!

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Cari ragazzi della Under 21, datevi una calmata, una bella regolata, perché così non va bene. Non va bene il comportamento di Kean, di Zaniolo, di Cutrone e nemmeno quello di Chiesa. Siete con un piede e mezzo fuori dall’Europeo che abbiamo giocato in casa, avete perso contro una squadra che ne ha presi 5 dalla Spagna e non sono consentiti atteggiamenti come i vostri. La federazione dovrebbe intervenire, dovrebbe farsi sentire, perché l’immagine è di tutti.

    Cominciamo da Kean. Dopo un’ora di partita con la Spagna, Di Biagio lo toglie per far entrare Cutrone. Kean in 60 minuti non è mai stato pericoloso e non ha neppure tirato in porta, non solo per colpa sua, ma anche per colpa sua. Il giovanotto, che indossa la maglia azzurra e non quella bianconera, esce dal campo scuotendo la testa. Ma cosa scuoti? Esci e zitto e saluta il compagno che è rimasto in panchina perché l’allenatore ha scelto te al suo posto. Hai vent’anni, impara la regole.

    Non sappiamo se qualcuno glielo ha fatto notare. Se sì, allora quello che è accaduto dopo è più grave e deve preoccupare anche Sarri e la Juventus. Il ragazzino Kean, sul conto del quale abbiamo scritto che sarà il centravanti della Nazionale nei prossimi 10 anni perché dotato di un talento unico, si è presentato in ritardo insieme a Zaniolo all'allenamento del mattino della gara con il Belgio e Di Biagio, che lo aveva annunciato in formazione, lo ha escluso. Non era nemmeno la prima volta. In ritardo? Ma la sveglia non ha funzionato? O forse c’era traffico sul tragitto camera-pullman? Ragazzi, la dovete finire. Dovete avere rispetto delle regole, della professione, del calcio che vi dà da mangiare e non solo, della maglia azzurra che indossate. Ma lo sapete che quella maglia è stata di Gigi Riva, di Roberto Baggio e ora è di Giorgio Chiellini, di professionisti straordinari? Voi la dovete onorare, non calpestare.

    Eccoci all’altro ritardatario, Zaniolo. E’ stato il peggiore nel debutto con la Spagna, poi è stato squalificato e ha saltato la terza gara col Belgio. Cocco di mamma, la signora Zaniolo si fa intervistare e dice che Claudio Ranieri, trent’anni di carriera internazionale, l’allenatore della leggenda di Leicester, ha sbagliato a farlo giocare fuori ruolo. Signora, non ci siamo. Lei sa di calcio un milionesimo di quanto ne sa Ranieri, a quale titolo parla? E se lo fa perché è la mamma di un bravo giocatore, sappia che gli ha fatto fare una bruttissima figura.

    Passiamo a Cutrone, altro fenomeno di una Under che sta per uscire dall’Europeo. Dopo una lunga serie di liti col pallone in area di rigore e nei dintorni, finalmente segna. Bene, bravo. Sarai contento, o no? No. Lo stadio esulta, la gente è per gli azzurri, ma il ragazzino si mette le mani alle orecchie come per dire “non vi sento” e poi muove le mani come quando vogliamo dire “quante chiacchiere”. Non sappiamo con chi ce l’avesse. Con la gente che lo applaudiva, con l’allenatore che lo faceva giocare, con i giornalisti che gli hanno dato bei voti in pagella. Un mistero. Ma non si fa così. Segni? Allora esulti. Come faceva Gigi Riva, caspita: imparate, ragazzi imparate.

    Chiudiamo con Chiesa. Quel pestone al belga che senso ha? Cosa vuoi dimostrare? Che sei cattivo, che seiu furbo? Sei forte e lo sanno tutti, ma su un campo di calcio non si sta in quel modo, non ci si comporta in quella maniera.

    Ragazzi, crescete.

       

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