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  • Carletti come Shane Falco: dalla Terza al Carpi, per non essere più 'riserva'
Carletti come Shane Falco: dalla Terza al Carpi, per non essere più 'riserva'

Carletti come Shane Falco: dalla Terza al Carpi, per non essere più 'riserva'

  • Angelo Taglieri
"Un angolo per chi ha la visione del calcio di Nick Hornby, per chi vive la partita come un film, per chi reputa Babangida il miglior calciatore della storia. Un piccolo mondo per chi non ha scritto calcio con il pallone tra i piedi, ma con una penna tra le dita, una telecamera sulla spalla o un joystick in mano, per quelli cresciuti a pane, nutella e Holly e Benji . Il calcio visto con gli occhi, e gli occhiali, del Nerd"

"Ogni atleta sogna una seconda possibilità". Puoi dirlo forte, Jimmy McGinty! Chi? Jimmy McGinty, coach dei Washington Sentinels. Bello quando lo sport che più hai amato, una volta che ti ha voltato le spalle, sbattendoti con forza la porta in faccia, torna verso di te, mosso da chissà cosa, riaprendoti: "Dai, forse un posto c'è...". E' la storia di Cristian Carletti, professione attaccante. O meglio, il calcio come hobby, visto che fino a 10 mesi fa aiutava il padre nella sua azienda di trasporti... "Mi alzavo tutte le mattine alle 4 e facevo la giornata al porto a caricare e poi la sera mi allenavo con la squadra del mio paese di Terza Categoria".

CREMONA COME WASHINGTON - Dai, vi ho burlato. Jimmy McGinty è sì il coach dei Sentinels, ma nel film "Le Riserve" (se non lo avete visto e amate lo sport, ve lo consiglio). Chiamato dal presidente perché le stelle titolari hanno deciso di scioperare per motivi economici (quando le pellicole si avvicinano alla realtà...), McGinty, magistralmente interpretato da Gene Hackman, decide di chiamare ex giocatori, ricchi sì di talento, ma che non hanno avuto successo tra i pro. Enormi buttafuori, poliziotti che non controllano la rabbia, commessi veloci ma con mani scivolose ed ex lottatori di sumo con problemi di digestione. Tra questi spicca Shane Falco, quaterback con le fattezze di Keanu Reeves. Piedi Lunghi, così viene chiamato, una delle stelle più lucenti del football americano ma che, a causa di una disastrosa finale universitaria, decide di chiudere il suo talento in un borsone, gettandolo in fondo al mare, insieme ai trofei individuali, dedicandosi a una vita da manovale, in un porto. Via vai per barche e marinai, ma non solo: anche di talenti inespressi...

NESSUNA RISERVA - 
Dopo un inizio difficile, Shane Falco conquista i tifosi con la sua spontaneità, i suoi difetti e, ovviamente, il suo sconfinato talento. Così come Carletti si è conquistato la chiamata del Carpi: cresciuto nella Cremonese, media di 20 gol a stagione nel settore giovanile, non riesce a trovare il suo spazio in Serie D. E' vicino al Venezia, ma qualcosa non va. "Basta, smetto", appende le scarpe al chiodo e indossa i panni dell'operaio, tornando supereroe nei campi della Terza Categoria lombarda con l'Ariete. Gol a raffica, tanti, tanti da vincere la classifica cannonieri. Talmente tanti che, dai piani alti, si ricordano di questo classe '96: la Pergolettese chiama e in, 20 presenze, realizza 7 gol. Nessun Gene Hackman, nessun Jimmy McGinty: c'è Giancarlo Romairone, ds del Carpi, grande scopritore di talenti. Domenica il suo debutto, contro il Perugia, con la maglia numero 18 sulle spalle. Il Toro, così soprannominato, ama la lotta, il gol e non abbassa mai la testa. Dopo una vita da riserva, vuole sfruttare la seconda occasione, per dimostrare di poterci stare. No, non deve dimostrare di essere un vincente. Lo è già... Perché? Ve lo spiega il coach: "Sai cosa separa un vincente da un perdente, ragazzo?".
Shane Falco: "Il risultato".
Jimmy McGinty: "Rimontare in sella dopo che hai preso un calcio nei denti".


@AngeTaglieri88

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