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  • L'ex viola Carpanesi:| 'Gila, altro che Maxi Lopez...'

    L'ex viola Carpanesi:| 'Gila, altro che Maxi Lopez...'

    • Luca Cellini

    'Dal gennaio 2010 ad oggi c'è stato un crollo, e non c'è un giocatore della Fiorentina che ad oggi possa dirsi sicuro della riconferma per l'anno prossimo. Se c'è un ridimensionato, i giocatori migliori, quelli che guadagnano di più, come Frey, Mutu, Gilardino e Vargas, devono partire. I risultati si fanno con i giocatori di qualità, e se quei pochi partono è difficile fare strada. La Fiorentina non è capace di fare la politica dell'Udinese, cioè acquistare a poco e rivendere a molto. Pensate che Pozzo si è lamentato perché ha speso 1,5 milioni di euro per Sanchez, noi invece i giovani slavi li abbiamo pagati 7 milioni di euro, non una cifra da sottovalutare'. L'ex giocatore viola Sergio Carpanesi, ospite negli studi di Canale 10, ha analizzato il momento della Fiorentina.

    'L'abbandono delle cariche sociali da parte dei Della Valle è dovuto al fatto che nel calcio non ci sono certezze come nelle loro aziende, quindi hanno capito che una politica di investimenti, se non viene sollecitata di anno in anno, non porta a risultati - ha aggiunto il 75enne spezzino -. Inoltre il club non ha creato un filtro con città, chiudendo al passato. Si parla del settore giovanile, ma per me della Primavera non c'è un giocatore pronto per stare in prima squadra. Per vincere, o piazzarsi nelle coppe europee, servono giocatori affermati. Maxi Lopez? Niente a che vedere con Gilardino. Quest'ultimo ha fatto dodici gol in un campionato in cui la sua squadra non ha giocato mai bene. L'argentino non ha una media realizzativa come Gilardino. Babacar meritava di giocare di più, o quanto meno di essere ceduto per vederlo giocare. Un'annata come questa è disastrosa per un ragazzo giovane che non gioca. Galloppa? Non si fa la differenza con elementi del genere. D'Agostino è un buon giocatore, ha un bel tiro, ma da un anno e mezzo chi è arrivato a Firenze ha fallito. Behrami è un caso unico, perché è arrivato quando la squadra era un po' in ripresa. Ricostruire una squadra come la Fiorentina è difficile, perché servono mezzi ed idee chiare, che non mi sembra la società viola abbia'.

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