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  • Carpimania: Lasagna da record e da vittoria

    Carpimania: Lasagna da record e da vittoria

    • Gabriele Pasca
    Castori voleva la partita perfetta: era stato chiaro nella conferenza stampa pre-gara. Detto, fatto. Più che accontentato il tecnico marchigiano; il Carpi trova la seconda vittoria consecutiva, riuscendo a mettere in fila il quinto risultato utile nelle ultime cinque giornate. A Verona, terra di Romeo e Giulietta, i biancorossi decidono di aggiungere un altro tassello fondamentale alla lotta per la salvezza, quello del momentaneo abbordaggio del Palermo che, nell’anticipo del sabato contro l’Empoli, non è riuscito ad andare oltre il pareggio. 28 punti che, nonostante il pari e patta con i siciliani, permettono un ulteriore motivo di contentezza, essendo la differenza reti favorevole al Carpi.
     
    La partita delle consacrazioni, per molti versi anche inattese: quella di Cofie quale perno indiscusso del centrocampo Castoriano, grande manovratore di palloni, sempre sveglio e reattivo. Quella di Belec, giovanissimo eppure fondamentale portiere, nelle vittorie, nelle sconfitte e anche nei pareggi. 
    Last but not least, la consacrazione di Kevin Lasagna, classe 1992: non solo in gol, ancora una volta, ma sempre dalla panchina: era successo contro l’Inter, poi contro la Fiorentina, contro la Roma e oggi contro l’Hellas. Per lui solo 1’142 minuti di gioco e appena quattro partite da titolare (per inciso, senza mai andare in gol). Con la straordinaria prodezza in occasione del 2-1, su punizione, “la lasagna indigesta”, come era stato ribattezzato dopo il gol del pareggio in extremis a San Siro contro l’inter, stabilisce il nuovo record stagionale di giocatore andato più a segno da subentrato. Chissà se la scelta di Castori, di preferire Mbakogu a lui, non sia semplicemente il rispetto scaramantico di una tradizione più che lieta, anche se sarebbe opportuno provare a dargli più tempo, magari ci scappa la doppietta.
     
    Comunque, record e polemiche a parte, otto partite sono così tante da non permettere nessun sospiro di sollievo, neppure momentaneo. Ora che la serie A si ferma per le festività pasquali, le solite litanie incominceranno a ripetere che “la pausa cade a puntino”. Forse non per il Carpi, che da uno stop troppo prolungato rischia di racimolare più contro che pro: a partire dall’assopimento di quel sano e provvidenziale senso di fame. Servirà, invece, un po' di più al Sassuolo che, nel frattempo ritroverà qualche assente pesante, specie in queste due giornate senza vittoria.
     
    Appuntamento al Braglia di Modena il 2 di aprile, allora, per quel derby dal sapore proibito di salvezza. Servirà la passione di sempre e la leggerezza che, forse, i bagordi pasquali, rischiano di minare. Speriamo di no, in nome del bel calcio, imprevedibile ed emozionante.
     

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