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  • Casini: 'Se non si interviene sulla rateizzazione delle tasse, i club rischiano il sequestro dei centri sportivi'

    Casini: 'Se non si interviene sulla rateizzazione delle tasse, i club rischiano il sequestro dei centri sportivi'

    Il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini è stato protagonista in giornata di un intervento presso la Commissione Bilancio del Senato, nel quale è tornato ad analizzare la complicata situazione di diversi club del nostro massimo campionato ed il tema della rateizzazione delle tasse. "Se non si interviene con leggi di normale buonsenso, rischiamo di avere centri sportivi sequestrati e chiusi per mancato adempimento della rateizzazione. Nessuna sanatoria sia chiaro, ma anche le tempistiche devono essere chiare. Tutte le società vogliono essere messe in condizioni di farlo senza essere sanzionate", ha dichiarato Casini.

    Il numero uno della Lega ha anche dichiarato: "Diversamente da altri paesi europei, in Italia, dal 2020, lo sport nazionale non ha beneficiato di alcun aiuto da parte dello Stato, a differenza di altri settori. A esempio, il cinema ha beneficiato di oltre 4 miliardi di euro, il turismo di 7. Nel cinema un credito d’imposta, per le spese dovute al Covid, senza nessun limite, per il calcio le società con oltre 100 milioni di fatturato sono state escluse a priori. In caso non si intervenisse, e per il momento non si vedono strumenti atti a intervenire e compatibili con le tempistiche, il 22 dicembre nel caso ci siano società che non possano pagare riceveranno un avviso e chiuderanno un piano di rateizzazione da 5 anni con una sanzione del 10%, o forse del 3% in base a quanto si legge nell’ultima bozza della manovra. Questo significa che una misura, nata un anno fa per dare sollievo e riportare liquidità, adesso la prosciugherà del tutto. Basterebbe consentire la rateizzazione che già la legge consente, ma senza applicare interessi e sanzioni aggiuntivi".

    Infine Casini ha chiarito: "Alcune società non avevano altri strumenti se non la vendita dei propri calciatori per ripianare le perdite. Come si può paragonare quasi due anni di mancati incassi con 3-4 mesi di ripresa di stadi quasi pieni? Non c’è alcun tipo di razionalità. Quello che si chiede è un intervento risolutivo. Per quanto riguarda i vivai, entro fine anno la Lega Serie A presenterà una sua proposta sia in termini di investimenti che di necessità di interventi legislativi su diversi temi. Siamo in una situazione in cui abbiamo migliorato quello che abbiamo potuto anche se non basta. Nessuna società incassa dalle scommesse, ma dall’altra parte  non c’è nessuna misura contro la pirateria che danneggia lo sport, il calcio in particolare, a livello di mancati incassi. Credo che il Senato e il Parlamento debbano mettere fine alla vicenda, qui si chiude quello che è cominciato, nessuno vuole una nuova misura di aiuti".

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