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Caso Ballardini, Ulivieri: 'Giusta causa non vale per cavolate'

Caso Ballardini, Ulivieri: 'Giusta causa non vale per cavolate'


"A prescindere da quanto è accaduto a Cagliari, un presidente di qualsiasi squadra non può mandare via il suo tecnico per motivazioni frivole o per cavolate, magari perchè non vuole pagarlo. Un licenziamento per giusta causa può esserci solo in casi molto gravi".

Renzo Ulivieri, presidente dell'Assoallenatori, commenta così all'Adnkronos, gli ultimi sviluppi sul divorzio tra il Cagliari e il tecnico Davide Ballardini. Il presidente del club sardo, Massimo Cellino, non lo avrebbe esonerato ma licenziato per giusta causa.

"Non ho ancora avuto modo di parlare con Ballardini e quindi non conosco bene la sua situazione. Di certo la legge 91 sul professionismo specifica che le norme sui licenziamenti individuali, contenute nella legge 604, escludono l'ordinamento sportivo. Quindi, almeno che non sia successo qualcosa di gravissimo, il tribunale invaliderà il provvedimento".

L'Ansa aggiunge: "Tira una brutta aria per questo Paese". Renzo Ulivieri, presidente Assoallenatori, si schiera con Davide Ballardini nella vicenda del licenziamento del Cagliari. E racconta di aver partecipato al corteo Fiom contro la modifica dell'art. 18. "È soprattutto per loro che tira quest'aria: ma anche nel calcio, non vorrei si approfittasse del mancato rinnovo del contratto collettivo per far passare cose non lecite. L'art.18 è altra cosa - conclude Ulivieri - ma la legge '91 vieta licenziamenti facili nel nostro mondo". 


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