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  • Caso Donnarumma, ecco perché i procuratori hanno acquistato potere

    Caso Donnarumma, ecco perché i procuratori hanno acquistato potere

    • Mario Sconcerti
      Mario Sconcerti
    Una cinquantina di fallimenti dopo anche il grande pubblico comincia a interessarsi ai problemi finanziari delle società. Finche a fallire sono stati gli altri sembrava legittimo disinteressarsene, nella vecchia convinzione esistenziale che chi fallisce quasi sempre se lo merita. Oggi che alcune grandi squadre sono entrate in situazioni serie, si dice che la colpa è della pandemia. Non è così, è bene prenderne coscienza una volta per tutte. Il calcio ha perso un miliardo in questo lungo anno di pandemia, ma ne aveva già quattro di debiti anche con gli stadi pieni e gli sponsor a mille. 

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    Il caso Donnarumma aggiunge le ire sui procuratori. Ma se sono così cattivi, perché nel tempo sono sempre aumentati e il loro fatturato anche? Di solito questo avviene quando c'è una convenienza comune. Quindi di procuratori e società. Questo porta a una seconda domanda: qual è la convenienza comune, in cosa si concretizza? E perché i presidenti accettano sempre di pagare?  Le situazioni, come le storie personali, sono molto diverse, difficile trarre regole comuni. Ma farsi domande aiuta a capire. Cominciate. 
       

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