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  • Caso Mandragora: il codice etico può togliergli la Nazionale

    Caso Mandragora: il codice etico può togliergli la Nazionale

    Una squalifica che continua a far discutere e che potrebbe avere ripercussioni sul centrocampista dell'Udinese Rolando Mandragora anche in ottica Nazionale. Il turno di stop comminato dal Giudice Sportivo per le espressioni blasfeme utilizzate dall'ex giocatore della Juventus in occasione dell'ultimo match contro la Samp hanno sollevato un polverone, col club friulano che ha preannunciato il ricorso d'urgenza per avere il ragazzo a disposizione contro la Fiorentina. Ma anche in caso di annullamento della squalifica, il ct Roberto Mancini potrebbe comunque decidere di non puntare su Mandragora per i prossimi impegni di Nations League contro Polonia e Portogallo, come riporta Il Corriere dello Sport.

    "Colpa" del codice etico, introdotto dalla Federcalcio a Coverciano ai tempi della gestione Prandelli, un regolamento condiviso che prevede tra le sanzioni la mancata chiamata in azzurro per gesti ritenuti gravi. Ne fece le spese Daniele De Rossi, punito proprio da Prandelli per un'espulsione per un gesto anti-sportivo, l'ha pagata a caro prezzo pure Graziano Pellé, dopo una mancata stretta di mano all'allora ct Ventura per una sostituzione non gradita contro la Spagna. Da un posto di vista etico, per la Federcalcio Mandragora si sarebbe macchiato di un comportamento non in linea col codice e, in caso di mancata convocazione, sarebbero in risalita le quotazioni del centrocampista del Cagliari Nicolò Barella.

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