Caso Napoli, arbitri, Suarez: la Juve ha fascino, ma ha ancora peso politico? C'erano una volta Boniperti e Moggi...
Quando parliamo di ultime vicende, ci riferiamo a episodi e situazioni che hanno scatenato le polemiche in queste ore e in questi giorni. Prendiamo il caso Napoli, con la decisione del Collegio di garanzia del Coni di far giocare la partita, togliendo di fatto tre punti alla Juve. Giusto? Sbagliato? La risposta è opinabile, soggettiva (la nostra l’abbiamo espressa); fatto sta che il club bianconero è stato penalizzato dalla sentenza.
Guardiamo poi agli ultimi arbitraggi. La Juve non ha perso con la Fiorentina per colpa di La Penna, ma perché ha giocato una partita indecorosa; se però Borja Valero fosse stato espulso, come doveva accadere, i bianconeri la partita avrebbero potuto anche pareggiarla o addirittura vincerla. E questo fa seguito alla mancata espulsione di De Roon con l’Atalanta (accompagnata da un rigore relegato a Chiesa, pure questo va detto) e a altre decisioni dubbie che spesso non sono state favorevoli alla Juve, incluso il rosso a Morata a gara finita.
La Juve, insomma, viene trattata - dai giudici e dagli arbitri - alla stregua delle altre, senza il “rispetto” di un tempo, e forse è proprio questo a sembrare strano. La società di Boniperti, e poi quella di Giraudo e Moggi (al netto degli scandali), avevano un peso politico che si notava e determinava. E di cui quasi si vantavano. E’ forte la sensazione che oggi non sia più cosi. Per fortuna.
@steagresti