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  • Cassano: 'Ho fatto la fame vera, giocavo per mille lire! Quanti errori al Real, quella volta con Capello...'

    Cassano: 'Ho fatto la fame vera, giocavo per mille lire! Quanti errori al Real, quella volta con Capello...'

    Dai vicoli di Bari vecchia al Santiago Bernabeu, poi la caduta. Antonio Cassano si racconta a Canal Plus, partendo proprio dagli anni più difficili della sua vita: "Fino a 17 anni ho vissuto la fame nel vero senso della parola. Mia madre non lavorava, era casalinga, e guadagnavamo 3-4mila lire al giorno: con quelle dovevamo mangiare. Giocavo per la strada, tra i vicoletti, e naturalmente c’erano le persone più grandi che mi sceglievano, io guardavo chi mi dava mille lire in più o in meno potevo farlo perché ero il più forte di tutti. Non avevo soldi, mai visti nella mia vita: dicevo ‘scegli me, ti faccio vincere’ e ogni giorno giocavo in strada, per guadagnare qualcosina. La mia grande occasione è sempre stata il calcio, all’epoca mi aveva portato a vivacchiare perché per me duemila lire in un più o in meno facevano la differenza".

    LA SVOLTA - "Quel Bari-Inter. Avevo 17 anni, era la partita che poteva cambiare la mia vita in tutto e per tutto, farmi diventare ricco, famoso e anche bello. Il calcio fa diventare tutti belli".

    REAL MADRID - "Ero nel club migliore della storia, avrei potuto restare a lungo e vincere molto, avrei potuto fare la storia del calcio. Invece ho seguito il mio istinto e ho fatto i miei errori, un allenatore non mi ha fatto giocare, l’ho insultato, ma la mia storia era iniziata bene con il Real. Dovevo sostituire Figo e Owen, due palloni d’oro, il che significava che ero un grande giocatore anche se avevo 23 anni. A Madrid ho incontrato due dei più grandi campioni di tutti i tempi, Zidane e Ronaldo, il fenomeno. Molti avrebbero pagato per giocare in quella formazione. Ma a volte non giocavo e mi lamentavo, un giorno Capello mi ha sostituito e gli ho detto di tutto nel tunnel degli spogliatoi, l’ho insultato in italiano e in spagnolo, senza motivo. Dopo un anno di discussioni con tutti, ho lasciato”. Sarebbe potuto cambiare qualcosa, forse? Sì, la risposta di Fantantonio: “Penso che se nella vita avessi avuto una persona autoritaria a fianco, qualcuno come un padre, questo mi avrebbe messo sulla strada giusta".

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