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  • Cassano: 'Moratti unico. A Balotelli piace finire sui giornali, non ho paura del Milan'

    Cassano: 'Moratti unico. A Balotelli piace finire sui giornali, non ho paura del Milan'

    La parola ad Antonio Cassano. L'attaccante nerazzurro, all'indomani di Siena-Inter, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di SkySport.

    Antonio Cassano, è una dimostrazione di carattere presentarsi a parlare dopo una sconfitta come quella di ieri, dopo la vittoria del Milan che vi ha raggiunto in classifica e Mario Balotelli che ha segnato una doppietta.
    "È giusto parlare, ci si deve prendere le responsabilità quando servono. Io parlo poco ma in questo momento qui è giusto parlare. Tutti stanno facendo passare che l'Inter è morta, ma l'Inter è a tre punti dalla Champions League, è ai sedicesimi di Europa League, dobbiamo giocare il ritorno di una semifinale di Coppa Italia con la quale possiamo ancora raggiungere la finale. Gli altri ci hanno raggiunto? Significa che avevano fatto molto male all'inizio, ma questo non passava, mentre passa che l'Inter fa male. Però va bene, io accetto questo, mi piace questa situazione".


    La partita di Siena può essere considerata la più brutta dell'Inter da quando Cassano gioca qui?
    "È un periodo che stiamo giocando poco bene, questa è la realtà dei fatti. Adesso abbiamo inserito due-tre giocatori di grande qualità che ci possono dare una mano, ma ieri abbiamo giocato male, il Siena ha meritato di vincere. È un periodo che stiamo facendo poco bene, dobbiamo venirne a capo con grande personalità e dare qualcosa in più tutti, soprattutto quelli più bravi".

    Come si riparte?
    "La ricetta non la so. È vero che gioco da 15 anni ma la ricetta non ce l'ho. Penso che gente di personalità, in questo momento qui, debba dare quel qualcosa in più e che gli altri debbano andarci dietro. Tutto qua".

    Anche gli attaccanti devono dare qualcosa in più?
    "Io era tre mesi che non facevo gol. Diego si è fatto male. Rodrigo poverino ha giocato da solo tantissime partite perché andando io più dietro lui gioca spesso da solo e si fa sempre in quattro. Però non penso che sia solo un problema dell'attacco oppure quando prendi gol della difesa. È un problema di equilibrio e dobbiamo cercare di venirne a capo trovando le soluzioni. L'allenatore, sono convinto, che lo sappia meglio di noi che soluzioni dobbiamo trovare".

    Adesso serve che anche il gruppo dia un grosso aiuto all'allenatore.
    "Sono tanti anni che gioco e un gruppo migliore di questo non l'ho mai visto. Ragazzi molto umili, campioni, che si mettono a disposizione dei ragazzini. È un qualcosa di straordinario questo gruppo, che mi piace veramente. Prima neanche Milano mi piaceva, invece adesso da quando sono all'Inter mi piace anche Milano: questo per capire quanto si sta bene qui. Però è normale che in questo momento qui bisogna venir fuori soprattutto con i giocatori di grande qualità, con i grandi uomini. E qui ce ne sono tanti". 

    Antonio, una curiosità, ma Andrea Stramaccioni fece una buona imitazione di Cassano nel tunnel in occasione di quel derby oppure no? 

    "Lì mi ha fatto fare una figura... una figuraccia... Però lui è una bella persona, una brava persona, un allenatore che ci sa fare molto. Questo è un momento di difficoltà, però penso che l'Inter e gli interisti debbano avere un grande orgoglio: il nostro presidente. Il nostro presidente ci dà una tranquillità enorme, è una persona unica, che nel calcio non c'entra niente con tutti questi falsi e fasulli che ci sono, di piccole e grandi squadre". 

    C'è già grande intesa tecnica con Mateo Kovacic, ha davvero un grande talento? 

    "Io l'ho visto già al primo allenamento che ha grandissima qualità, grandissima personalità. L'Inter ha fatto un investimento molto importante e giusto per i prossimi dieci anni. Sarà un grandissimo giocatore, ne sono convinto al cento per cento". 

    Hai già avuto modo di sentire Balotelli
    "No".

    Se vogliamo le vostre carriere hanno qualcosa di simile, siete stati in grandi squadre e vi siete alternati con le maglie di Inter e Milan. All'età che ha ora Mario, ha fatto più 'balotellate' lui o avevi fatto più 'cassanate' tu? 

    "C'è una sola differenza: molto probabilmente a lui piace andare sui giornali, a me meno. Però io facevo molto di peggio: me ne andavo dagli allenamenti, entravo con la macchina in campo, facevo di tutto e di più. Lui è un bravo ragazzo. Veramente, io lo conosco. Io di 'cassanate' ne ho fatte tante: sono stato cacciato da cinque squadre... Immaginate che cosa ho potuto fare...". 

    Fa paura il derby? 
    "Assolutamente no. Io sono convinto che io con i miei compagni possiamo già da domenica ritornare alla grande e soprattutto fare una striscia positiva come è successo all'andata". 

    Yuto Nagatomo è il giocatore che da te in carriera ha subito più scherzi? 

    "Yuto è il mio spasso. Dalla mattina alla sera c'è sempre qualcosa che posso dire o fare a lui, gli chiedi una cosa te ne risponde un'altra, ti fa sempre ridere, è uno spasso (ride, ndr)". 

    Ti sei mai aspettato che un raccattapalle non ti desse la palla? Che cosa ti è passato per la mente ieri? 
    "In quel momento mi è passato tutto per la mente ma siccome quando ero bambino io, quando il Bari vinceva quelle poche volte, perdevo tempo pure io... Quindi devo accettarlo! (ride, ndr). Però domenica mi stava partendo la testa... Poi però era un bambino... tra virgolette ha fatto anche bene... (sorride, ndr)". 

    Un saluto a Wesley Sneijder

    "Assolutamente sì, gli faccio l'in bocca al lupo ma sempre forza Inter". 

    Con il Chievo come deve scendere in campo l'Inter? 
    "Con grande personalità e sono convinto che la gente dal primo minuto al novantesimo ci aiuterà. Domenica in un modo o nell'altro dobbiamo vincere, tornare alla vittoria e ripartire". 


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