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  • Cassano sì, Balotelli forse| E gli oriundi? 'Vedremo'

    Cassano sì, Balotelli forse| E gli oriundi? 'Vedremo'

    Il modulo sarà il prediletto 4-2-3-1, ben rodato nella «sua» Fiorentina. Per il resto da Cesare Prandelli ci si aspetta un'apertura ai giovani: da Balotelli a Cassani e Bonucci. Ma anche a chi giovanissimo non è più. A cominciare da Antonio Cassano, che nella Sampdoria e grazie al fresco matrimonio appare molto cresciuto. In porta, problemi di salute permettendo, ancora Gianluigi Buffon con la fascia da capitano, come Prandelli ha ribadito già ieri: dovrà fare da chioccia al numero 1 del futuro, ma anche dell'immediato presente, visto che l'operazione alla quale si sottoporrà alla schiena lo terrà fuori per tutto il 2010 azzurro. Sirigu, più che Marchetti, l'altro nome per difendere la porta. Tra i veterani ci sarà ancora spazio per Andrea Pirlo e Daniele De Rossi, che anagraficamente è l'anello di collegamento tra nuove leve e veterani. E ovviamente per Gilardino, centravanti che Prandelli ha saputo valorizzare in viola e sul quale continuerà a contare sia come punta unica che come centrale nel caso di ricorso al 4-3-3.

    Più difficile la convivenza con Pazzini, costretto dalle scelte del nuovo ct a lasciare Firenze un anno e mezzo fa. Ma Prandelli voleva Cassano in viola, quando sembrava che con la Samp fosse finita: e Cassano chiama Pazzini. L'altra scommessa sarà la maturazione di Mario Balotelli: l'attaccante dell'Inter è il simbolo di un'Italia multietnica e soprattutto di una generazione anni '90 che è la vera risorsa del futuro, più dell'ultima Under 21. Montolivo è un altro giocatore chiave da Firenze, il centrocampo si arricchirà di giovani come Marchisio, Candreva e Aquilani. Chiellini è l'uomo da cui ripartire per la difesa, nonostante un Mondiale in deficit. Bonucci e Ranocchia sono i giovani del futuro; Santon va recuperato a una dimensione internazionale nel suo club; Bocchetti e Criscito gli altri nomi, oltre al viola Gamberini. Inoltre si riproverà Motta. Tra i giovanissimi, invece, i due nomi sono Ogbonna - anche lui come Balotelli figlio di un'Italia multietnica - e Schelotto. Poi, ad accompagnare la nascita della nuova Italia, ci saranno probabilmente altre occasioni per Quagliarella o Giuseppe Rossi.

    Infine il nodo più hrosso: quello relativo agli oriundi. Che Cesare Prandelli ha già sciolto: «Se hanno il passaporto e sono forti, perché no?». Di certo l'argomento non riguarderà più Mauro German Camoranesi, centrocampista argentino dalla doppia nazionalità, campione del mondo nel 2006 che appare ormai fuori dal giro azurro. Il primo in lista d'attesa è il brasiliano Amauri Carvalho de Oliveira: l'attaccante della Juventus lo scorso 12 aprile ha giurato fedeltà alla Repubblica italiana nel municipio di Torino. Un sì sincero, anche se pronunciato dopo qualche tentennamento - quando aspettava una chiamata dal Brasile di Carlos Dunga -, reso possibile grazie alla moglie Cynthia Cosini Valaderes (con doppio passaporto) e all'interessamento della Federcalcio. Già Marcello Lippi pareva intenzionato a convocarlo: poi problemi burocratici ed un finale di stagione deludente l'hanno escluso da tutte le amichevoli azzurre prima del Mondiale. Il 3 giugno ha compiuto 30 anni.
    Altro brasiliano con passaporto italiano è l'interista Thiago Motta, 28 anni, che si era offerto a Lippi ricevendo un pacato quanto fermo «no, grazie». Per la maglia azzurra si è proposto pure il terzo brasiliano della pattuglia: Rodrigo Taddei, romanista e centrocampista come Motta. Il suo doppio passaporto lo deve ad un bisnonno originario della provincia di Rieti. Anche lui ha 30 anni. Tra i giocatori della serie A muniti di passaporto italiano che hanno manifestato interesse per l'azzurro anche tre argentini: i laziali Cristian Ledesma (centrocampista di 27 anni) e Mauro Zarate (attaccante, 23) e Maxi Lopez (26) con i suoi gol protagonista della salvezza del Catania. Tra i giovani, il più vicino all'identikit disegnato da Prandelli è Ezequiel Schelotto, classe '89, altro argentino naturalizzato, che quest'anno ha conquistato la massima serie con il Cesena. È già uno dei punti fermi nel centrocampo dell'Under 21 di Casiraghi.


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