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Juve-Roma in Parlamento: ma andate a lavorare

Juve-Roma in Parlamento: ma andate a lavorare

Italiani! Se pensate ancora di vivere in un paese serio, allora è il momento di usare la secchiata ghiacciata dell’IceBucketChallenge per darvi la sveglia Dopo Juve-Roma, abbiamo avuto l’ennesima riprova che non è tanto il sistema calcio a fare ribrezzo, ma il sistema Italia in generale.
Ormai anche alle Hawaii sanno che cosa sia successo domenica 5 ottobre 2014, allo Juventus Stadium, durante la sesta giornata del campionato di Serie A, fra Juventus e Roma.
Non tutti sanno però, che, fra i parlamentari di questo Belpaese senza problemi e con un’economia così ricca e prosperosa da rendere tutti felici e sereni, c'è stato chi si è messo in testa un'idea meravigliosa.
Il Ministro dell’Economia è stato disturbato e sono state presentate due interrogazioni parlamentari sugli errori arbitrali. Non solo. Entrerà in gioco anche la Consob ( Commissione Nazionale per le Società e la  Borsa) perché gli interroganti vogliono sapere “se ci possano essere stati atti che ledano le normative vigenti, svantaggiando e penalizzando gli incolpevoli azionisti” delle due società calcistiche.
Ce li vedete in Parlamento a discutere della posizione di fuorigioco di Vidal mentre Bonucci manda la palla in rete? Tutti posizionati davanti a maxi schermi, ovviamente pagati da noi, appositamente installati per vedere chi tra Totti e Lichtsteiner sia innocente.  Magari si sistemano pure tutti i romanisti da una parte, gli juventini dall’altra, con un gruppo misto di laziali, milanisti e interisti che fanno da moderati. 
“Quanti a favore del rigore per la Juventus?” e vai con le lucine verdi sullo schermo. La cosa che stride di più in tutta questa storia, è che secondo il deputato Pd, Marco Miccoli, la figuraccia non l’ha fatta solo il sistema calcio, ma tutta la Nazione: “Ritengo anche che la partita, trasmessa in tutto il mondo, abbia dato una pessima immagine del Paese. Meritocrazia e qualità vengono messi in secondo piano a favore di decisioni errate. Più che dell’articolo 18, sono sicuro che gli imprenditori stranieri siano messi in fuga soprattutto da questa arbitrarietà e mancanza di certezza nell’applicazione delle regole, assolutamente impensabile in qualsiasi altra parte del mondo civilizzato”.
Non solo. Il capogruppo alla Camera di FdI-An, Rampelli, aggiunge:  “…Gli italiani pagano fior di quattrini per il campionato di calcio e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Delrio, che detiene la delega allo sport, ha il dovere di spiegarci come intenda garantire risultati ottenuti per esclusivi meriti sportivi…” e conclude affermando che “E’ pressoché certo che non si debba far tirare fuori agli italiani un solo euro per lo svolgimento di un torneo falsato dagli errori o dai favori già accertati in passato”.
Ancora: “Certe ‘strane’ decisioni non incidono solo sul risultato della partita - ha scritto Gianluca Buonanno della Lega Nord - Ma anche sul portafoglio dei risparmiatori e degli scommettitori”. Parola di deputato leghista al Parlamento Europeo e membro delle Commissioni Industria e Agricoltura e della Delegazione UE-Russia. Che ha chiesto all’Europa di intervenire: “Pertanto chiedo che la Commissione europea, date le proprie competenze in materia di mercato unico e, dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, in materia sportiva, di attivarsi per garantire l’imparzialità degli arbitraggi nei campionati nazionali attraverso la strutturazione di un meccanismo di nomina di arbitri internazionali di riconosciuta fama, onestà ed integrità morale”
Pessima immagine del Paese? Adesso vi preoccupate della pessima immagine dell’Italia? L’Italia è uno dei paesi più prosperosi del mondo. Abbiamo il turismo, abbiamo la manifattura, famosa in tutto il mondo, abbiamo i cervelli, come ricercatori, medici e ingegneri che, però, fuggono. Fino a qualche tempo fa avevamo anche le aziende e ora siamo alla rovina: a fuggire non sono solo gli imprenditori stranieri, ma gli stessi imprenditori italiani, schiacciati dalla mole di tasse che voi caricate sulle loro aziende, sono costretti a chiudere e a fuggire pure loro. Non vorrete mica farci credere che a causa del 2-2 della Juventus, illustri imprenditori stranieri, abbiano deciso di non investire in Italia.
Di quale mancanza di regole state parlando? Certo, se ne parlate come la nuova regoletta vostra che vi abbassate lo stipendio mensile, ma solo e soltanto a partire dal 2018, qui di certo non è per colpa di una partita di pallone che si perde credibilità.
Meritocrazia: su la mano tutti i laureati con 110 e lode che attualmente sono disoccupati. Su la mano tutti gli studenti che si vedono passare gli extracomunitari davanti nelle graduatorie di ammissione alle università italiane, costretti di conseguenza ad andare a studiare all'estero.
Qualità: tagliate i fondi all’istruzione e poi venite a parlarci di qualità. Parlate di stadi all’inglese e poi i seggiolini dei nostri  stadi ci crollano sotto al sedere. Permettete di importare cibo (e non solo) proveniente da non si sa dove, ammazzando la nostra economia interna per la vostra concezione di globalizzazione, e poi venite a parlarci di qualità.
Mondo civilizzato: sembriamo noi il terzo mondo, con tutto il rispetto per quest’ultimo. Anche qui, mi fermo. Ultima cosa, gli italiani pagano fior di quattrini e quindi, se questo è il sistema calcio, non devono sborsare più nemmeno un euro. Ottimo, chiedo quindi l’esenzione dalle tasse per tutti gli italiani. 
Perché devo pagare le tasse per continuare a farvi fare del mio Paese ciò che volete voi? Perché un capofamiglia deve togliere ai propri figli per dare a voi? Dove sono i risultati? Cosa state facendo per l’Italia? Ah si, state cercando di capire se il contatto Holebas-Marchisio dovesse essere fischiato o meno. Quando lo avrete capito, ci mettete a tutti 50 euro in più in busta paga, così chi non arriva a fine mese può andare a fare la spesa?
Ho una domanda: lo pagate il biglietto quando andate allo stadio?
Commissione Europea: vi prego, per favore. Non andate a disturbare la Commissione Europea con queste cose perché diventiamo ufficialmente la barzelletta mondiale. Piuttosto preparate meglio i nostri arbitri, perché facciamo figuracce anche con loro in giro per il mondo. Chiedetegli invece di fare qualcosa per la quantità di immigrati che sbarcano in Italia, dato che l’Europa vuole che vengano accolti da noi, ma poi nessuno stato europeo vuole farli entrare a casa propria.
In poche parole, andate a lavorare, ma seriamente e senza usare la scusa che lunedì mattina la quotazione in borsa della Roma fosse scesa del 4%. Se proprio vi sta così a cuore il calcio italiano, sistemate gli stadi.  Di calcio si parla allo  stadio, al bar con gli amici, al pub tra una pinta e l’altra, non nel Parlamento di un Paese che va a rotoli giorno dopo giorno. 

Aurora Silvestroni
Vicedirettore passionedelcalcio.it

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