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  • Cataliotti: l'anno zero degli agenti, senza neppure un codice etico. Grazie Blatter

    Cataliotti: l'anno zero degli agenti, senza neppure un codice etico. Grazie Blatter

    "Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po' e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò. Da quando sei partito c'è una grossa novità, l'anno vecchio è finito ormai ma qualcosa qui non va" (cit. "L'anno che verrà" di L. Dalla).
    Parafrasando il grande Lucio Dalla si potrebbe osare: "Caro BLATTER ti scrivo così mi distraggo un po' e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò. Da quando sei partito c'è una grossa novità, l'AGENTE FIFA è finito ormai ma qualcosa qui non va".

    Eh sì caro Blatter, tu sei partito (ti hanno sospeso) e l'AGENTE FIFA è sparito per tua volontà. Dal 1° aprile 2015 tutti coloro che aspirano a entrare nel mondo del calcio come procuratori - e "mollando tutto" - lo possono fare senza dover superare un esame, "ma qualcosa qui non va". Oggi ci chiamiamo PROCURATORI SPORTIVI e possiamo iscriverci all'elenco dei nuovi agenti dei calciatori pur in assenza di titoli di studio e di esami di abilitazione. Nel 2016 che ne sarà della nostra categoria? La nuova regolamentazione non contiene neppure un CODICE DEONTOLOGICO che ammonisca il sottoscritto e i miei colleghi a operare - come recitavano le precedenti norme - coscienziosamente e in maniera degna di rispetto, attenendoci alla verità, alla chiarezza ed all'obiettività nei rapporti con l'assistito e nelle trattative con i partner ed altre parti in causa; e ancora, proteggendo gli interessi del proprio assistito con imparzialità e nel rispetto della legge e dei regolamenti sportivi, dando luogo a relazioni d'affari improntante alla chiarezza ed alla legalità.
    L'anno vecchio è finito ormai ma qualcosa qui non va.
    E' rimessa, quindi, alla coscienza di ognuno di noi operare nel rispetto di regole morali non scritte. E, allora, ho pensato di elencare i miei buoni propositi per il 2016 che provocatoriamente vorrei fossero comuni a tutti i miei colleghi.
    Eccoli, enucleati in un decalogo:
    1) non cercare di prendere contatto direttamente con un calciatore minorenne; passa prima dai loro genitori, cerca un colloquio con gli adulti e non permetterti mai di violare questa regola! I ragazzi più giovani non devono quasi sapere della tua presenza - caro procuratore - perché per loro il calcio deve essere prima di tutto un gioco! Non dimenticarlo mai!
    2) è arrivato il fatidico momento di far firmare un mandato di rappresentanza a un tuo assistito. Leggigli riga per riga del mandato che gli stai sottoponendo, rispondi alle sue domande, non aver fretta di farlo firmare. Ricordati di lasciargli in mano una copia della "procura" datata e debitamente sottoscritta.
    3) hai iniziato a proporre il tuo assistito a varie società; delle eventuali trattative in corso rendi edotto il tuo assistito insieme ai suoi familiari; non nascondere quello che stai facendo; elenca le società che hanno dimostrato un interesse per il tuo calciatore; le bugie hanno le gambe corte: se il tuo assistito scoprirà che gli hai nascosto una trattativa poi andata in fumo per te - caro procuratore - saranno guai.
    4) non fare promesse ai tuoi assistiti che sai già in partenza che non potrai mantenere; non cercare di convincerli a firmare una procura, ad esempio, con la promessa che ogni domenica sarai sugli spalti a seguire le sue gesta: se non hai il dono dell'ubiquità è senza dubbio anche questa una inutile promessa; altre promesse da evitare - se già sai che non potrai mantenerle - sono le seguenti: "ti fornirò un'assistenza a 360°", "ti porterò in un top club", "ti troverò uno sponsor che ti riempirà di soldi", ecc.
    5) comportati bene e fatti bene volere. Non cercare escamotage per farti pagare quando nulla ti spetta.
    6) non adulare il tuo calciatore quando non ha giocato bene; devi essere critico con lui per farlo crescere e per motivarlo ancora di più. Se gli dirai sempre bravo, lui non capirà i suoi errori e i suoi margini di crescita; anche con le famiglie sii obiettivo e non usare mai banali parole di circostanza per non affrontare un problema.
    7) con i tuoi colleghi non essere falso; sono tuoi concorrenti, si sa; ma, con gli stessi colleghi potresti arrivare a collaborare se ti comporti onestamente e correttamente; a volte le collaborazioni "sane" tra procuratori possono portare al raggiungimento di traguardi insperati.
    8) con i direttori sportivi, non tradire la parola data! E' un errore fatale, ad es., quello di rimanere in parola con un direttore ("...non si preoccupi, il calciatore la prossima stagione giocherà nella sua squadra!") e, poi, alla prima migliore offerta contrattuale arrivata sul piatto, rimangiarsi la parola accampando qualunque tipo di scusa ("...il ragazzo preferisce l'estero e non abbiamo potuto dire di no").
    9) con i tuoi collaboratori, cerca di essere sempre leale così come pretendi da loro la stessa correttezza. Sei hai dato fiducia a un tuo osservatore, ad es., non revocargliela al primo errore. Sii paziente e vedrai che i risultati arriveranno!
    10) con i giornalisti, non "vendergli" una notizia falsa per avere visibilità: ti si ritorcerà contro. Se vuoi mantenere il riserbo su una determinata operazione nessuno potrà biasimarti, ma non mettere in giro voci non vere. Dai la notizia, se la vuoi dare, nel rispetto di quanto accaduto realmente: "il calciatore ha firmato", "c'è un interessamento da parte di club inglesi", "Il calciatore non rinnoverà", ecc.

    A questo punto, non mi resta che augurare ai miei colleghi, a quelli futuri, e in generale a tutti gli appassionati di calcio un 2016 ricco di soddisfazioni calcistiche e non!

    BUON ANNO A TUTTI!

    Jean-Christophe Cataliotti - www.footballworkshop.it 

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