Calciomercato.com

  • Catania, mal di trasferta senza fine: la promozione diretta è un miraggio

    Catania, mal di trasferta senza fine: la promozione diretta è un miraggio

    • Mauro Di Stefano
    Il Catania cambia ma i vecchi - storici - problemi restano. Trasferte indigeste o, più semplicemente, difficoltà a esprimere un’idea di gioco completa lontano dalle mura amiche. Un trend che l’inizio di stagione ha confermato. Unico risultato positivo la vittoria all’esordio per 3-6 contro l’Avellino. Troppo poco per una squadra che, da inizio anno, viene indicata come una delle papabili del girone C di Serie C per il salto di categoria diretto.

    LE DIFFICOLTÀ – L’analisi della situazione del Catania, però, non può fermarsi al solo risultato, spesso poco indicativo sulla prestazione complessiva della squadra. Gli uomini di mister Camplone, infatti, dimostrano scarsa concentrazione, soprattutto in fase difensiva e sulle palle inattive (vera spina nel fianco di questo inizio di stagione della compagine siciliana), oltre a un approccio al match troppo superficiale. Il centrocampo si eclissa e un giocatore come Francesco Lodi non riesce a far decollare il gioco della squadra, basato su un 4-3-3 molto dinamico, con i due terzini che spesso attaccano la profondità e gli spazi che si vengono a creare dai movimenti degli esterni d’attacco.

    I NUMERI – Vittoria di Avellino a parte, le trasferte rossoazzurre si sono rivelate un incubo. Solo sconfitte, contro avversari che, storicamente, hanno rappresentato un serio ostacolo in campionato: Potenza, Monopoli e Reggina, a cui si aggiunge la Ternana, una delle grandi favorite per la promozione ma che, in questa prima parte, non ha brillato tra le mura amiche. I siciliani, sin dalle prime fasi di gioco, sono aggrediti alti e costretti a difendere l’area di rigore: un atteggiamento troppo difensivo e permissivo, costato, in alcuni casi, il gol dopo pochi minuti. Gli avversari prendono letteralmente il possesso del campo, approfittando anche dalla mancata capacità di reazione mostrata sin qui dal Catania. Una squadra che, in casa, sembra trasformarsi: fin qui, su tre partite al “Massimino”, in campionato, sono arrivate altrettante vittorie contro Virtus Francavilla, Viterbese e Cavese.

    SERVE LA SVOLTA – Continuare su questa scia significherebbe vedere infrangere nuovamente l’obiettivo della promozione diretta in Serie B. A Catania si attende il cambio di passo, atteso anche sul mercato e sulla spiacevole situazione che ha coinvolto Marco Biagianti, Rosario Bucolo e Giovanni Marchese, attualmente fuori rosa come voluto dall'ad Pietro Lo Monaco. I tre calciatori, in caso di reinserimento in squadra, potrebbero avere lo stesso valore di tre nuovi acquisti, visto anche il fatto che sarebbero ottimi ricambi d’esperienza in zone del campo in cui nel corso dei 90 minuti si spende tantissimo (Marchese, ad esempio, sarebbe il sostituto naturale di Giovanni Pinto, al momento unico terzino sinistro a disposizione di Camplone). La prossima trasferta con la Vibonese deve già segnare un punto di svolta, perché i campionati non si vincono soltanto in casa.

    Altre Notizie