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  • Catania, record di rinvii:|Viaggia con 205’ di ritardo

    Catania, record di rinvii:|Viaggia con 205’ di ritardo

     

    Un rinvio al giorno toglie il campionato di torno. Continua la farsa della Lega, slittano gli italiani sui marciapiedi gelati, slittano le partite in calendario, i prefetti sciolgono le fila, svuotano gli stadi e gli spogliatoi. Il Catania vive la commedia dell'assurdo. E' come un treno delle ferrovie dello stato, è in arretrato di oltre duecento minuti sull'orario previsto. Vincenzo Montella deve recuperare quei venti minuti finali contro la sua ex Roma, partita sospesa per pioggia torrenziale sull'isola, poi c'è stato il rinvio di Siena, mercoledì sera, il Franchi bianchissimo di neve e di ghiaccio niente football. Poi l'annullamento della trasferta di oggi a Cesena, idem come sopra, il Manuzzi non offre tutte le garanzie di sicurezza. E fanno tre. Aggiungo che sabato diciotto di febbraio prossimo venturo è previsto, dai saggi della Lega, un bel Juventus-Catania in notturna a Torino, con probabile termometro freddissimo. Posso prevedere che per l'ultima giornata di campionato, fissata per domenica tredici di maggio, Catania-Udinese si giocherà all'ora di pranzo, quando il sole dell'isola sarà particolarmente caldo. 
    Facezie? Mica tanto, basta dare un'occhiata a quello che sta accadendo in queste ore di riunioni concitate, di scambio di email, fax, telefonate, tra prefetture, vigili del fuoco, lega calcio, federazione, Coni, varie ed eventuali. Il calcio più organizzato del mondo non ha memoria. Non vuole averla perch´ è scomoda. Il diciannove di febbraio del Cinquantasei la seconda giornata registrò cinque rinvii: Padova-Fiorentina, Atalanta-Lazio, Bologna-Torino, Inter-Lanerossi Vicenza, Sampdoria-Milan, tutte per neve. I recuperi vennero giocati, di mercoledì, dieci giorni dopo, senza interventi di prefetti, emittenti televisive (Rai, con un canale solo e basta), gli stadi non erano di proprietà, al posto delle serpentine esisteva la segatura che si è trasferita oggi in alcune teste. Il calcio è un evento normalissimo trasformato in avvenimento epocale come dimostrano le ultime note di cronaca, ognuno bada al proprio giardino, nessuno al bene e interesse comuni, il calendario è studiato con il sistema ogino knaus, vengono considerati i giorni fertili per alcuni club, non tutti. La confusione regna sovrana, i tifosi non sanno come muoversi, tanto sono una parte marginale del sistema, li chiamano "clienti" o "quota mercato". Siamo nelle mani del barometro, in attesa del redditometro.

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