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  • Catania, UFFICIALE: Barrientos fino al 2015

    Catania, UFFICIALE: Barrientos fino al 2015

    Il Calcio Catania S.p.A. comunica di aver definito il prolungamento fino al 30 giugno 2015 del legame contrattuale con il calciatore Pablo Cesar Barrientos. A breve, in esclusiva su calciocatania.it, dichiarazioni del giocatore argentino e dell'Amministratore Delegato Sergio Gasparin.

    Barrientos? Vederlo giocare è uno spettacolo calcistico incantevole, per tutti; averlo visto rinascere, col Catania e nel Catania, una dimostrazione del valore della perseveranza e del coraggio. Gioia ed entusiasmo, in città ed a Torre del Grifo Village, per l’atteso prolungamento contrattuale del “Pitu”. Il “Grande Puffo” rossazzurro affida al nostro sito le sue sensazioni, subito dopo la firma: “Sono felice di aver trovato un accordo con la Società e di poter proseguire la mia avventura con la maglia del Catania. A questo club mi legano un senso di riconoscenza, per la fiducia e l’assistenza che mi sono state concesse nel periodo dell’infortunio, ed anche i ricordi e gli stimoli di una stagione molto soddisfacente per me e per la squadra, quella appena archiviata. Sono davvero orgoglioso dell’affetto dei tifosi, ai quali prometto nuovamente massimo impegno. Il mio obiettivo per la nuova stagione è quello di fare sempre meglio. Infine, ringrazio il Presidente Pulvirenti ed i dirigenti del Catania, oltre ai miei agenti Pablo Cosentino ed Augustin Jimenez, per aver raggiunto l’intesa dialogando a lungo ma sempre con serenità e correttezza professionale: questo, per un calciatore in scadenza di contratto, è fondamentale".

    Lo stile del Catania fa sì che la società, mossa da idee chiare ed intenzioni di progresso nello sviluppo dei progetti tecnici e di consolidamento della struttura, consideri il tempo una risorsa preziosa, da impiegare principalmente per un lavoro che dia frutti, al di là della convinzione dell’importanza delle parole. All’Amministratore Delegato rossazzurro Sergio Gasparin abbiamo chiesto di illustrare i dettagli dell’accordo appena raggiunto per il rinnovo contrattuale di Barrientos, da oggi un giocatore del Catania fino al 30 giugno 2015. Direttore, la trattativa si è protratta nel tempo: perché? “In effetti è stata una trattativa lunga, laboriosa e complicata, anche perché occorreva risolvere una serie di situazioni arretrate, collegate a vari aspetti contrattuali del rapporto che ha legato Barrientos al nostro club negli anni precedenti”. Quali sono le conclusioni e quali gli aspetti principali del rinnovo? “Come noto, abbiamo prolungato il contratto fino al 30 giugno 2015: quest’intesa permetterà da un lato alla nostra società il mantenimento di un valore e del conseguente controllo patrimoniale del giocatore, dall’altro consente al ragazzo di vivere con la giusta serenità le prossime stagioni sportive”. In che senso si può parlare di filosofia operativa basata sulla meritocrazia, senza prescindere dall’attenzione all’aspetto amministrativo? “La trattativa si è conclusa senza alcun aumento della parte economica fissa del contratto del giocatore; si sono invece concordati alcuni premi al raggiungimento di obiettivi singoli e di squadra. Di conseguenza, è un contratto che esalta il concetto di meritocrazia e, se mi consente, è “moderno”, nella misura in cui si mantiene una base di riferimento equilibrata e si incentiva l’atleta, attraverso bonus economici importanti, legati al rendimento”. Pablo è sembrato complessivamente sereno, dopo la firma… “Ho apprezzato l’atteggiamento del giocatore e dei suoi agenti, perché hanno dimostrato in modo tangibile di considerare il Catania una grande società e di voler continuare il progetto tecnico assieme, nell’interesse della squadra e del calciatore”. Il rinnovo di Barrientos può essere traccia e modello per le altre situazioni simili pendenti? “Assolutamente sì. Ritengo sia infatti questa la strada per sommare razionalmente le esigenze di propiziare i migliori risultati della squadra, stimolare il miglioramento delle prestazioni individuali e prospettare conseguenze economiche proporzionali”. Un contratto non s’inventa sull’onda emotiva di un’esigenza; si “crea” invece con pazienza ed attenzione, plasmando l’insieme dai diversi aspetti, parola di Gasparin.

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