L'ennesima conferenza stampa-fiume di Pietro Lo Monaco probabilmente stavolta è passata alla storia più per il chiaro riferimento fatto al presidente del Consiglio e del Milan, Silvio Berlusconi, che per la classica ed immancabile difesa ad oltranza del tecnico e dei giocatori rossazzurri. A pochi giorni dalla sfida contro il Milan, infatti, l'amministratore delegato etneo continua a fingere di sentirsi già sconfitto in partenza contro i rossoneri, non tanto per la netta ed evidente differenza tecnica tra le due squadre, quanto perchè - a suo dire - le famose parole pronunciate all'indomani di Cesena-Milan da Berlusconi in merito alla 'fede politica' degli arbitri scelti per le gare dei rossoneri, rischiano di indirizzare la direzione della gara di sabato sera a favore della squadra di Allegri.

E così Lo Monaco, com'è noto, ha dichiarato pubblicamente che il Catania sta già pensando alla partita del turno infrasettimanale di mercoledì prossimo contro il Cesena, che vedrà di scena i rossazzurri nella seconda uscita casalinga stagionale. La furbizia dell'ad etneo però mira chiaramente a mettere in guardia Morganti (designato come direttore di gara di Milan-Catania) e i suoi collaboratori, perchè nella gara di sabato non si rischi di 'squilibrare' una partita che già sul campo potrebbe esserlo di suo, per la presenza dei campioni rossoneri, feriti dalla debacle del Manuzzi di Cesena.

Intanto Giampaolo, rinfrancato dagli elogi del numero due di Via Ferrante Aporti, ne approfitta per lavorare in sordina e senza pressione proprio in vista della sfida di San Siro, nella quale spera di ripetere quanto meno le gesta del Catania di Mihajlovic, che lo scorso anno impose il suo gioco ai rossoneri, pareggiando per 2-2 dopo essere stato addirittura in vantaggio di due reti. Il tecnico di Bellinzona medita qualche colpo a sorpresa, e potrebbe anche regalare una maglia da titolare a quel Mirko Antenucci, autore del goal decisivo contro il Parma, il quale spera di essere più forte di qualsiasi eventuale sudditanza psicologica arbitrale a favore del Milan, trasformandosi per l'occasione in 'anti-Berlusconi'.

Allo stesso tempo pare che Giampaolo non escluda un cambio di modulo, malgrado a parole continui a ribadire che al momento il suo 4-3-1-2 risulta intoccabile. E' ancora troppo presto, dunque, per dire se anche Gomez potrebbe trovare spazio o se Ricchiuti sarà confermato da trequartista. Solo una cosa è certa: in realtà il Catania contro il Milan non si sente affatto sconfitto in partenza, e anzi sabato sera farà di tutto per strappare ai rossoneri almeno un punto. Sarebbe l'ennesimo mattoncino utile a raggiungere la vetta dello scudetto tanto osannato da Lo Monaco: la salvezza.