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  • Cataniamania:| Sì, ma andiamoci piano...

    Cataniamania:| Sì, ma andiamoci piano...

    Sembrerà assurdo ma, nonostante Giampaolo abbia condotto il suo ultimo allenamento alla guida dei rossazzurri solo tre giorni fa, il tecnico di Bellinzona pare già far parte del passato come se fosse andato via da mesi. L'entusiasmo portato dall'arrivo di Simeone, ma forse ancora più dalla stessa interruzione del rapporto tra Giampaolo e il Catania, sembra infatti aver improvvisamente restituito entusiasmo alla piazza etnea, che ha virtualmente investito 'el cholo' della figura di salvatore della patria. Eppure le cose non sembravano andare poi così male con Giampaolo, che certamente poteva spingere i suoi ben oltre quei 22 punti in classifica che al momento garantiscono comunque quella salvezza tanto acclamata da sempre dall'amministratore delegato Pietro Lo Monaco.

    Qualcosa, però, sembrava non funzionare più da settimane, forse addirittura da mesi, ed è parso evidente che per una volta la società etnea sia voluta correre ai ripari prima che la situazione precipitasse. Qualcosa si era certamente rotto dentro lo spogliatoio, sul quale evidentemente Giampaolo non aveva più alcun controllo né peso specifico, segno evidente che ormai la situazione gli era scappata di mano. Di chi fossero le colpe di questo intrigo non è dato saperlo, ma quando in un rapporto qualcosa va male le responsabilità sono sicuramente di tutti i protagonisti e principali attori. Se poi si capisce che la frattura è ormai insanabile, allora è giusto guardarsi negli occhi, avere un'inevitabile scontro e dirsi addio.

    Giusto così dunque, anche se certamente chi ha conosciuto Giampaolo ha imparato a rispettarlo e a capire che si tratta di una persona di grandi valori, che magari come tutti i tecnici (persino il campione del mondo Lippi) finisce con l'intestardirsi su qualcosa che alla fine risulta giusto solo per lui. Ma quale tecnico non lo fa? Se un allenatore è convinto del proprio operato e dei buoni frutti che questo darà, allora è anche giusto che perseveri, ma è altrettanto giusto che si fermi o lo si fermi prima che tutto venga distrutto da un possibile, ma non certo, senso d'orgoglio del tecnico in questione. Giusto dunque voltare pagina, ma senza alcun rancore nei confronti di Giampaolo, e provare l'ennesima carta dell'entusiasmo... l'ennesima scommessa di Pietro Lo Monaco, guarda caso un argentino.

    Tutti lo vedono già come il nuovo Messia, quello che restituirà un gioco al Catania e il divertimento ai suoi tifosi, ma senza dubbio sarebbe più sano non illudersi prima di vedere all'opera la sua squadra per tre o quattro partite, anche perchè contro la Roma e l'Inter ci si è divertiti tantissimo (e si parla solo di due settimane fa) e alla fine sono arrivati zero punti. Certamente la tempra forte di Simeone fa ben sperare tutti ed è davvero difficile non sognare di poter raggiungere quanto meno la metà della classifica entro la fine del campionato. Questa considerazione arriva probabilmente dal ricordo delle qualità instancabili e battagliere del Simeone-giocatore, ma anche da quelle del tecnico che ha già vinto uno scudetto, seppur in Argentina e non in Europa.

    Allo stesso tempo, l'allenatore argentino ha già riscosso tanta simpatia per aver 'reintegrato' di fatto tutti quei giocatori accantonati da Giampaolo, primo tra tutti Ricchiuti (troppo tardi per Barrientos, purtroppo). Dalla sua, inoltre, Simeone avrà senza dubbio la fortuna di avere a disposizione tanti giocatori argentini, già allenati e affrontati nel suo recente passato. Tutti fattori positivi e a suo favore, quindi, e che farebbero pensare ad un imminente esplosione di risultati positivi a Catania. Tutto bello, ma solo immaginazione per ora. E di immaginazione in questi anni ne abbiamo avuta tanta, forse fin troppa. Ecco perchè, malgrado nel calcio sia sempre giusto continuare e non smettere mai di sognare, il consiglio oculato può essere solo uno: andiamoci piano.

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