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  • Cataniamania:| I bonus sono finiti

    Cataniamania:| I bonus sono finiti

    Adesso basta, i bonus sono finiti e forse pure la pazienza di tutti coloro che sanno che quest'anno il Catania avrebbe potuto e voluto ma non riesce a fare. Probabilmente è finita la pazienza dei tifosi, e forse sta per esaurirsi anche quella della società, che quest'anno aveva consegnato al tecnico una rosa mai così competitiva in tutta la sua storia. Non c'entrano la sconfitta contro la Juventus e la conseguente eliminazione dalla Coppa Italia, che per il sorteggio proibitivo dei rossazzurri sembrava comunque segnare il cammino della squadra etnea con il destino dell'eliminazione. Tanto vale, quindi, liberarsi di un obiettivo impossibile come la vittoria di un trofeo che oggi come oggi era sicuramente diventato meno importante di un altro che invece non ci si aspettava di poter avere davanti in questo momento della stagione. Parliamo della salvezza, l'ennesima: è inutile nascondersi, perchè da domenica scorsa il Catania e i suoi tifosi sono tornati bruscamente sulla terra dopo un sogno durato ed immaginato per quasi cinque mesi. E il crudo risveglio lo ha dato quella stessa Inter che l'anno scorso invece aveva regalato un sogno a tutti, quando era stata sconfitta per 3-1 al Massimino.

    Abbiamo scherzato, abbiamo giocato, è stato bello, ma ora ci vogliono i fatti, quelli che finora non ci sono stati e che questa squadra sembrava avesse tutte le carte in regola per poter fare. E' vero, il Catania in questi ultimi mesi è stato falcidiato dagli infortuni e solo otto giorni fa è stato fermato da un dolorisissimo tackle a piedi uniti dalla terna arbitrale sul campo della Roma. Ma se oggi i rossazzurri si trovano inaspettatamente al quintultimo posto la colpa non può certo essere degli arbitri. Se dopo esser passato in vantaggio e aver dominato tante partite, prima su tutte quella contro l'Inter, il Catania è stato puntualmente battuto negli ultimi minuti, le responsabilità non possono certo essere di qualcun'altro o solo di Giampaolo. Tocca anche ai giocatori quindi tirar fuori gli attributi, ma di certo lo stesso Giampaolo dovrà farsi sentire mettendo da parte una volta per tutte la propria educazione e magari facendo volare anche qualche educativa parolaccia all'indirizzo di chi merita di essere svegliato una volta per tutte con una scossa.

    Non c'è altro da fare dunque, bisogna svegliarsi e non aver paura di scontrarsi con la cruda realtà che oggi vede il Catania nella parte bassa della classifica contro i pronostici di tutti, e capire al più presto dove sta il problema, che non deve essere per forza rintracciato nel tecnico o soltanto in lui, ma qualcosa di certo non va. Il tempo è quasi scaduto, però, perchè tra circa quarantotto ore sarà già campionato e il Catania riceverà il Chievo al 'Massimino', dove i rossazzurri non potranno proprio permettersi di scivolare ancora, e anzi dovranno assolutamente pensare a conquistare la vittoria per tirarsi fuori dalle pericolose sabbie mobili della zona retrocessione.

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