Finalmente è arrivato il momento di conoscere il nome del nuovo allenatore del Catania, che pur essendo ufficiale solo da ieri pomeriggio era ormai nell'aria da diversi giorni. Vincenzo Montella quindi ha davvero battuto la concorrenza degli altri tecnici che speravano di guidare i rossazzurri, Torrente su tutti, e da oggi sarà il nuovo condottiero. Certamente, ancor prima di essere ufficializzata, tale notizia ha cominciato a far discutere gran parte dei tifosi etnei, divisi sulla reale bontà della scelta fatta dalla dirigenza di affidare la panchina al tecnico napoletano.

Non è ancora chiaro, però, se a Montella venga imputato soprattutto il fatto di non avere abbastanza esperienza nel calcio che conta, oppure soltanto quello di venire da una piazza come quella giallorossa, che da qualche anno risulta antipatica alla gente di Catania (addirittura più di quella palermitana), soprattutto per quel 7-0 di qualche anno fa, in cui Montella si 'macchiò' della rete del 6-0. Sicuramente Montella non potrà mai cancellare né rinnegare i propri trascorsi calcistici, così come non ha colpe se fino al giorno d'oggi ha fatto l'allenatore di serie A per soli tre mesi.

E allora il consiglio che possiamo dare a noi stessi è quello di pensare solo al bene del Catania, cercando di sostenere sin dall'inizio Montella per evitare che si ripetano spiacevoli precedenti (peraltro ricorrenti), che hanno visto mettere in croce gran parte dei tecnici rossazzurri ancor prima che iniziassero a lavorare. Poi sarà il tempo a dire se quella fatta da Pulvirenti e Lo Monaco è stata la scelta giusta o meno.

Spezzare le ali all'aeroplanino ancor prima che abbia realmente spiccato il suo primo vero volo su Catania può soltanto fare male alla squadra, ai tifosi e alla città intera. La scelta è fatta, e anche se a qualcuno non andrà giù, non cambierà di certo solo per delle antipatie o dei preconcetti, giusti o sbagliati che siano. Facciamo quindi iniziare quest'avventura a Montella nel migliore dei modi, sosteniamolo sin dall'inizio per il bene del Catania. Poi si vedrà.