Che il derby di quest'anno tra Palermo e Catania sarebbe apparso mediaticamente particolare, c'era da aspettarselo. Al di là dei mezzi o totali silenzi stampa osservati dall'una o dall'altra parte, infatti, era normale che ci sarebbe stata qualche parola di troppo e francamente, per lo spazio che oggi il calcio occupa nella vita quotidiana della maggior parte degli italiani, non è certo successo nulla di clamoroso. Il rischio di far passare questo derby come la partita delle partite però è evidente, ed è un rischio che il Catania non deve correre.

La squadra rossazzurra arriva da una vittoria netta contro il Chievo, più per la forza espressa che per il risultato,  e gode di una classifica invidiabile sulla quale le maggiori testate sportive nazionali non avrebbero mai scommesso un centesimo prima dell'inizio del campionato. Il derby contro il Palermo giunge dunque in un momento davvero positivo per gli uomini di Maran, ed è per questo che bisognerà affrontarlo con la certezza di avere solo il compito di proseguire quanto di buono si è fatto vedere, ultimamente anche in trasferta. D'accordo, il derby è sempre un derby e quindi in un campionato fa sempre storia a sé. Pensare, però, che questo sia diverso dagli altri per una questione di ex, non ha senso. 

Sarà quindi opportuno considerare che la partita di sabato sera non pesa né più né meno di tutte le altri giocate finora dal Catania contro il Palermo. Per un motivo o per un altro infatti questa partita ha ed avrà sempre un solo obiettivo, che prescinde dalla forza delle squadre in campo, dalla classifica, dagli obiettivi stagionali o da qualsiasi altra cosa. Il Catania quindi dovrà pensare a questo derby come ha fatto in occasione di tutti gli altri, perchè in palio ci sono i tre punti e contano solo quelli. Dunque, come sempre, sarà importante solo una cosa: vincere.