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  • Cavani ed Hamsik:| Bianchi 'Allenarli, poi...'

    Cavani ed Hamsik:| Bianchi 'Allenarli, poi...'

    A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Ottavio Bianchi, ex allenatore azzurro
    ““Il Napoli è l’avversaria più accreditata nei confronti della Juventus. Andare a  Torino ed avere la possibilità di giocarsela alla pari come quando io allenavo questa squadra, sembra di buon auspicio.
    Ad oggi il Napoli non ha nulla da invidiare alla Juventus, oltretutto ha il vantaggio di non disputare la Champions League. Quando ci sono due squadre importanti che concorrono allo scudetto, non è da poco.

    Il Napoli è da anni che lotta per i vertici e quest’anno, per una serie di circostanze, ha la possibilità di raggiunger l’obiettivo perchè ha giocatori importanti. La squadra azzurra è forte, l’entusiasmo della gente è enorme e lo staff lavora bene. Il calore del pubblico è fondamentale soprattutto quando si gioca in casa.
    È sempre sopravvalutato il valore degli allenatori, ma il tecnico finisce il suo compito sabato sera, la domenica scende in campo la squadra. La Juventus ed il Napoli rispecchiano il carattere degli allenatori, nelle due squadre si vede la mano dei tecnici. Grande merito a Conte che l’anno scorso dalla prima occasione ha fatto centro.
    Il risultato di Torino non è determinante, l’importante è l’atteggiamento con cui la formazione azzurra scenderà in campo. Il Napoli deve essere consapevole dei propri mezzi, al di là del risultato. Mi pare che il club azzurro l’autostima l’abbia raggiunta. Bisogna andare in tutti gli stadi del mondo pensando di essere forti e rispettano tutti allo stesso tempo.
    Se c’è un calciatore che io avrei voluto? Tutta la squadra azzurra è importante, ma Hamsik e Cavani sono i due calciatori che hanno l’identità del gruppo di Mazzarri. Questo è un calcio completamente diverso da quello della mia epoca, io avevo tre attaccanti che appena finita la zona offensiva, non si preoccupavano di difendere anche. Oggi invece gli attaccanti di Mazzarri all’occorrenza fanno anche i difensori. I nostri erano giocatori solisti che non garantivano copertura alla squadra”.


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