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  • Ce l'ho con... Gravina, strenuo difensore delle buone maniere. Sulle plusvalenze niente da dire?

    Ce l'ho con... Gravina, strenuo difensore delle buone maniere. Sulle plusvalenze niente da dire?

    • Andrea Distaso
      Andrea Distaso
    FIGC. Da oggi chiamiamola pure Federazione Italiana dei Gentili e dei Cortesi. Categoria della quale il presidente Gabriele Gravina ha deciso di farsi illustre portavoce e strenuo difensore. La gazzarra scatenata in campo da Ibrahimovic e Lukaku nell'ultimo derby di Coppa Italia ha scosso profondamente il numero uno di via Allegri. Riportando alla memoria la sua analoga reazione per i fatti di Milan-Lazio dell'aprile 2019 e lo sberleffo di Kessie e Bakayoko che esibirono la maglia di Acerbi nei festeggiamenti post-partita. "Gesto indegno che va punito", disse all'epoca Gravina, invocando un intervento del Giudice Sportivo che, per fortuna, poi non arrivò. Salvaguardando quei regolamenti che non pongono uno sfottò - ancorché sciocco e forse inopportuno - sullo stesso piano dell'offesa e dell'ingiuria. Pochi giorni fa, Gravina ci è "ricascato" parlando del caso Ibra-Lukaku ("Non è stata una bella immagine e va messa in discussione sotto diversi punti di vista, il Procuratore vuole vederci chiaro") e alimentando il sospetto adombrato da alcune indiscrezioni di stampa che la vicenda possa avere uno strascico ulteriore dopo la decisione del Giudice Sportivo di sanzionare i due calciatori con una sola giornata di squalifica (Ibra per il rosso, Lukaku per l'ammonizione da diffidato). Come se non ci fossero questioni più importanti...
    LE PRIORITA' - Fa specie che il massimo dirigente della Federazione Italiana Gioco Calcio - per ora definiamola ancora così - ritenga questioni di campo prettamente disciplinari (e sulla cui reale gravità potremmo stare a discutere per ore) molto più pregnanti di problemi di attualità molto più stretta e che attanagliano il movimento da anni. Come lo slittamento dei pagamenti degli stipendi arretrati dal 16 febbraio al 31 maggio, tema rimasto nel cassetto per diverse settimane e poi risolto e affrontato a tre settimane dall'appuntamento delle elezioni federali - o l'annosa questione delle plusvalenze "gonfiate". Salvifiche per quelle società con necessità di aggiustare i propri bilanci e che continuano imperterrite nonostante certe cifre - come i 18 milioni di euro con bonus a salire fino a un massimo di 20 per giocatori prossimi alla scadenza del contratto - imporrebbero quanto meno una riflessione.

    CREDIBILITA' - O una dichiarazione, come minimo, della massima autorità a livello federale. Perché tutta l'attenzione rivolta ai comportamenti disdicevoli di alcuni calciatori merita molto più spazio a livello mediatico e nell'agenda personale di Gravina rispetto ad aspetti vitali per la salvaguardia della regolarità e della credibilità, anche finanziaria, del nostro movimento calcistico e del suo campionato di punta? Forse, e non da ieri, in via Allegri a Roma non si parla più di calcio ma soltanto di comportamenti e di buoni sentimenti. E allora chiamiamola pure Federazione Italiana dei Gentili e dei Cortesi.

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