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  • Ce l'ho con... Paquetá è ancora un equivoco: può essere un leader per il Milan?

    Ce l'ho con... Paquetá è ancora un equivoco: può essere un leader per il Milan?

    • Andrea Distaso
      Andrea Distaso
    Cinquanta milioni di euro. Contati male, al netto di bonus più o meno facili da raggiungere. E' quanto ha investito il Milan nel gennaio scorso per assicurarsi quello che veniva considerato quasi unanimemente il miglior calciatore del Flamengo vincitore del Brasileirao. Lucas Paquetá è un prospetto di campione sul quale anche il Paris Saint Germain aveva messo gli occhi ma che l'ex ds rossonero Leonardo ha saputo assicurarsi con un'opera di abilissima diplomazia e agli ottimi rapporti pregressi con la società brasiliana. Ma che ad oggi, dopo poco meno di un anno in Serie A, è ancora un punto di domanda.

    EQUIVOCO TATTICO - Mezz'ala o trequartista? E' stata questa la prima incognita che ha accompagnato il rendimento del nazionale verde-oro, un giocatore di indubbie qualità tecniche e con un potenziale ancora inesplorato a livello soprattutto di sagacia tattica che può definitivamente esplodere e fare la fortuna di chiunque lo abbia a disposizione. Ma il problema è che, sino a questo momento, i lampi di Paquetá sono stati isolati e poco legati tra di loro, come se in una squadra come quella rossonera, che ha cambiato tre allenatori in pochi mesi fa, non si siano create ancora le condizioni ideali per far emergere anche le doti dell'ex Flamengo. Gattuso lo impiegava come interno di sinistra, con compiti più di equilibratore che di incursore, Giampaolo non ci ha mai puntato con grande convinzione imputandogli un'eccessiva anarchia, Pioli ha invece appena intrapreso il cammino per “liberarlo” e trasformarlo in un centrocampista capace di attaccare la porta e portare gol e assist.

    PUO' ESSERE UN LEADER - In tutto questo, anche il ragazzo è chiamato a fare un salto di qualità dal punto di vista della personalità e del carisma, affinché il suo essere al di sopra della media nell'attuale rosa del Milan lo porti a diventare un leader tecnico. In una formazione che ha bisogno come del pane di giocatori, anche giovani, capaci di prendere per mano tutti gli altri e tirarli fuori dalle secche della mediocrità che ha accompagnato le ultime stagioni rossonere. E per allontanare anche quelle voci di mercato che lo vogliono di nuovo nei radar del PSG, nel quale, guarda caso, ha trovato stanza quel Leonardo che per lui stravede letteralmente. E che a gennaio potrebbe anche presentarsi con un assegno da 60 milioni di euro per riprenderselo dopo averlo regalato alla platea milanista. Dipende tutto da Paquetá e dalla sua voglia di decidere cosa fare da grande.

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