Ce l'ho con... Una Serie A spaccata in tre: Milan, Inter, Napoli e Atalanta fanno un altro sport, serve una riforma profonda

283
Quattro formazioni raccolte in 4 punti e poi il vuoto: se Juventus e una tra Fiorentina e Bologna portassero a casa oggi i tre punti, il gap dalla quarta in classifica - l'Atalanta - sarebbe già di 7 punti. Numeri che raccontano solo in parte l'ampio divario venutosi a creare tra le formazioni di vertice e il gruppone che per salvare l'annata rischiano di doversi accontentare i residui posti che valgono l'Europa. Roma, Juve, Fiorentina e Lazio stanno vivendo una stagione caratterizzata da continui alti e bassi e, esclusi i viola che qualche punto alle grandi hanno dimostrato di poterlo sottrarre, appaiono lontane anni luce a livello di gioco.
TROPPA DISTANZA - L'incertezza e il pathos trasmessi da una lotta per il vertice di cui sono protagoniste quattro squadre che incarnano il tentativo del calcio italiano di uscire da decenni di tatticismi e di mentalità conservativa non possono nascondere la pochezza di quello che c'è sotto di loro. Laddove Fiorentina, Sassuolo, Empoli, Verona, Torino e Bologna sono i portabandiera di una provincia che vuole tornare a ragionare in maniera ambiziosa, a livello di obiettivi e proposta di gioco, il gap a livello tecnico resta ampio ed è destinato ad allargarsi ulteriormente fintanto che la spartizione delle risorse economiche e dei proventi dei diritti televisivi continuerà a seguire lo schema attuale. Fa troppa differenza oggi partecipare o meno alla Champions League, una competizione che sposta tantissimo a livello di prestigio ma anche di possibilità di aumentare i propri introiti. Serve redistribuire il "tesoretto" a disposizione delle partecipanti alla Serie A per avere un campionato davvero livellato, assolutamente verso l'alto, e iniziare a ripensare a un formato - quello a 20 squadre - assolutamente insostenibile ed improponibile.
TROPPA DISTANZA - L'incertezza e il pathos trasmessi da una lotta per il vertice di cui sono protagoniste quattro squadre che incarnano il tentativo del calcio italiano di uscire da decenni di tatticismi e di mentalità conservativa non possono nascondere la pochezza di quello che c'è sotto di loro. Laddove Fiorentina, Sassuolo, Empoli, Verona, Torino e Bologna sono i portabandiera di una provincia che vuole tornare a ragionare in maniera ambiziosa, a livello di obiettivi e proposta di gioco, il gap a livello tecnico resta ampio ed è destinato ad allargarsi ulteriormente fintanto che la spartizione delle risorse economiche e dei proventi dei diritti televisivi continuerà a seguire lo schema attuale. Fa troppa differenza oggi partecipare o meno alla Champions League, una competizione che sposta tantissimo a livello di prestigio ma anche di possibilità di aumentare i propri introiti. Serve redistribuire il "tesoretto" a disposizione delle partecipanti alla Serie A per avere un campionato davvero livellato, assolutamente verso l'alto, e iniziare a ripensare a un formato - quello a 20 squadre - assolutamente insostenibile ed improponibile.
LA CLASSE MEDIA E' SPARITA - Il caso Salernitana, con risvolti piuttosto imbarazzanti anche sul fronte della politica del calcio, è solo la punta dell'iceberg: stabilmente, da diversi anni a questa parte le ultime della classe (media) sono troppo più deboli rispetto a gran parte delle loro avversarie. Il Cagliari è recentemente precipitato in un pericoloso vortice di crisi, le genovesi sono collassate sotto il peso di situazioni economiche al limite del baratro e anche l'Udinese, un tempo modello di gestione societaria, è finita in un triste anonimato. Giusto, giustissimo, esaltarsi per l'appassionante corsa a quattro per lo scudetto, che speriamo non venga condizionata dalla sequenza continua di infortuni a cui stiamo assistendo, ma è giunto il momento che qualcuno - la Federazione - si muova per salvare e valorizzare tutto il resto.
Povero idiota conclamato,a dire sempre le solite scemenze.Non pagava gli stipendi? Certo i giocatori giocano e giocavano gratis e hanno pure vinto! Non se li poteva permettere? Dimmi il nome di una sola societa' che ha fatto causa all'inter per mancato pagamento di rate per acquisto di giocatori.
La verita' e' che vi stiamo facendo impazzire,tutti convinti che ci eravamo indeboliti e invece ve lo metteremo in quel posto anche quest'anno.Vi stiamo portando al limite del suicidio e visto che siete una manica di poveri frustrati idioti ,la cosa non ci dispiace nemmeno ,ma anzi ci fa' molto godere!
283