Ha la faccia pulita dei ragazzi di provincia, a 18 anni sta assaggiando la serie A in un’annata paradossale per il Cesena del presidente Campedelli.

Centrocampista di lotta e fiato, Tommaso Arrigoni, ai microfoni di calciomercato.com, mostra la stessa grinta che mette ogni domenica nel rettangolo di gioco:

Sei una delle speranze del Cesena del futuro come giudichi quest’annata strana e sfortunata?

È stata sino ad ora un'annata sfortunata, è un gruppo che si impegna quotidianamente con giocatori che danno in campo tutto quello che hanno, ma gli episodi ci hanno condannato in molte occasioni durante la stagione.

Da Popescu a Livaja fino al giovanissimo Sensi. Chi ti ha impressionato di più tra i tuoi compagni delle giovanili?

Livaja è stato quello che mi ha impressionato di più sia sul piano tecnico che sul piano fisico. Ci sono tanti altri bravi giovani miei coetanei che stanno facendo molto bene, Marco Vesi, e anche Sensi che nonostante sia un '95 ha dimostrato di saper fare buone cose anche con la Primavera.

Mister Beretta ha per te un consiglio o un suggerimento particolare durante gli allenamenti?

Mister Beretta mi sta dando molti consigli, mi chiede di dare sempre il massimo e in particolare mi sta aiutando molto nella fase difensiva. In questi periodo mi sta aiutando molto.

In quale ruolo pensi di rendere al meglio?

Posso giocare sia come mezz'ala sia come centrocampista davanti alla difesa, sinceramente ancora non saprei quale sia il ruolo in cui rendo di più, al momento posso solo dire di poter giocare in entrambi i ruoli senza problemi.

Hai avuto modo di stare con la prima squadra molto spesso: chi è il trascinatore? Chi dà più consigli ai giovani come te?

Non c'è un unico trascinatore, ci sono molti uomini spogliatoio che hanno sempre una parola per tutti e che danno molti consigli ai più giovani. Se devo fare qualche nome posso dire sicuramente Guana, il capitano Colucci e anche Adrian Mutu mi da sempre consigli su come stare in campo.

Che poster avevi in camera da piccolo? Chi era il tuo idolo calcistico?

Poster in camera non ne ho mai avuti così come non ho avuto molti idoli se vogliamo rimanere in ambito locale, quando ero più piccolo ammiravo molto il modo di giocare e di lottare di De Feudis.

Ti senti pronto per la prima squadra? Nella prossima stagione, a prescindere dalla categoria, credi che un periodo di prestito possa aiutarti?

Devo ancora migliorare tanto sotto tutti i punti di vista, non sono io a dover decidere se sono pronto o meno per la prima squadra. Ma se la società dovesse decidere di puntare su di me cercherò di fare il possibile per ripagare la loro fiducia.

Troppi stranieri e ossessione per i risultati: è questo il male del calcio giovanile italiano?

Secondo me in Italia bisognerebbe lavorare di più sui settori giovanili e dare più fiducia ai giovani italiani. Qui a Cesena devo dire che questa problematica non c'è mai stata, anzi il settore giovanile da cui provengo è sempre stata una fucina di talenti. Certo che questo tipo di lavora comporta tempo e pazienza non si possono pretendere risultati immediati.