Può una lumaca cominciare a correre? Non è un quiz vero e proprio, anche perché nel caso l’unica risposta possibile avrebbe esito negativo. A meno che non si stia vivendo un sogno... Peccato però che quello del Cesena sia diventato un incubo, soprattutto nell’ultimo periodo. L’andamento del Cavalluccio in queste prime 25 partite, per poter sperare, è stato chiaramente troppo lento e zoppicante come testimoniano i 21 punti con tanto di penultimo posto e la zona salvezza a 3 lunghezze (a delimitarla il Lecce, a quota 24).

La media punti a partita è quella di chi procede col freno a mano tirato e può avere come solo orizzonte la retrocessione: parliamo di 0,8 a gara. Poco, troppo poco per poter ambire alla salvezza: si continuasse così, si finirebbe appena a quota 30 e la sentenza capitale sarebbe emessa con anticipo. La squadra sarà anche viva, come ha sostenuto il patron Igor Campedelli dopo aver confermato domenica mister Ficcadenti, ma l’attesa e necessaria inversione di tendenza in queste ultime uscite non si è vista.

Calcolatrice e penna alla mano, allora, e reggetevi forte. Restano infatti appena 13 partite e il conto di quanti punti (comunque tanti) dovrà ancora fare il Cesena per restare in serie A, partendo da 21, si basa sul presupposto che negli ultimi sei campionati, quelli a venti squadre e con tre retrocessioni, la quartultima non è mai scesa sotto quota 37 punti, né sopra 42. Si potrebbe obiettare che la quota salvezza si fissa un punto sopra la terzultima, ma nella pratica non è così, non per chi i conti li fa dal fondo classifica e deve quindi risalire, anche perché certe retrocesse si arenano a verdetto già emesso.